Milano, 26 mag. (askanews) – “Siamo entusiasti del riscontro avuto da questa quarta edizione: dal simposio scientifico, dalle masterclass realizzate e dallo scambio tra produttori, esperti internazionali e amanti del vino è infatti emerso con convinzione quanto il Pinot Bianco sia un vitigno capace di esprimere delicatezza ed equilibrio da cui nascono vini longevi, in grado di evolvere nel tempo in modo spesso sorprendente e dalle grandi potenzialità” Così l’enologo della Cantina San Michele Appiano, Hans Terzer, ha commentato “Spazium Pinot Blanc”, l’unica manifestazione in Europa interamente dedicata al Pinot Bianco che si è da poco conclusa ad Appiano (Bolzano) e che lui ha contribuito a promuovere.
L’evento ha rappresentato un palcoscenico per un vitigno non sempre valorizzato come merita. Dai contributi offerti durante il Convegno è apparso infatti evidente che in particolare in alcune zone del Nord dell’Italia così come in alcune parti d’Europa, il Pinot Bianco riesce a coniugare oggi aspetti varietali e territoriali in modo unico, restando fedele alle proprie origini e riuscendo ad affrontare meglio di altre varietà i cambiamenti climatici che stanno influenzando sempre di più molti aspetti della viticultura.
Per Terzer ci sono poi interessanti sviluppi anche sul versante del rapporto con il cibo. “Possiamo senza dubbio affermare che grazie al suo stile elegantemente riservato, non ci sono limiti all’uso del Pinot Bianco nell’abbinamento gastronomico” ha spiegato, sottolineando che le sue potenzialità “sono ancora troppo poco conosciute e meritano di essere valorizzate sempre di più nella convinzione che questo vitigno possa essere il perfetto alleato di molti piatti”.