Transizione energetica, presentato primo impianto di idrogeno verde – askanews.it

Transizione energetica, presentato primo impianto di idrogeno verde

Una primizia che parla di futuro firmata dall’italiana H2Energy
Mag 26, 2023

Roma, 26 mag. (askanews) – E’ stato presentato davanti a una platea di 200 persone, tra investitori, imprenditori e players del settore della transizione energetica, il primo impianto italiano di Idrogeno verde. Un elettrolizzatore che produce fino a 1MW di Idrogeno Verde pari a 18 kg all’ora. Ad inaugurarlo, nella sua sede di Pizzighettone in provincia di Cremona, è stata l’azienda H2Energy, nata in pandemia da tre soci fondatori del nord Italia, due chimici di processo, Claudio Mascialino e Saro Capozzoli e un imprenditore del fotovoltaico, Riccardo Ducoli. L’azienda, che ha aperto le porte della sua sede lombarda organizzando il primo di una serie di Hydrogen Day si è presentata ufficialmente mostrando le sue eccellenze: un Laboratorio di Ricerca&Sviluppo sull’Idrogeno Verde, al primo piano, (che ha fatto nascere recentemente la nuova tecnologia proprietaria AMSE® per produrre Idrogeno verde a costo ridotto e ad alta sostenibilità ambientale); il primo impianto italiano con tecnologia PEM da 1MW che produce circa 18Kg di Idrogeno all’ora e riesce a stare dentro le dimensioni di un container; il ruolo da protagonista che si è ritagliata nella filiera dell’Idrogeno in Italia.

Alla presentazione ufficiale davanti alle Istituzioni lombarde e locali, oltre ai soci e ai responsabili di H2Energy, è intervenuto anche il professor Antonello Pezzini, Advisor del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e delegato del Comitato economico sociale europeo della UE che ha sottolineato, dati alla mano, come sia necessaria una cultura del cambiamento e come l’idrogeno sia oggi uno strumento fondamentale per la strategia dell’UE verso la neutralità climatica.

“Sono contento – ha detto Pezzini di essere all’inaugurazione di un impianto del genere perchè abbiamo bisogno di scelte di coraggio come queste da parte degli imprenditori italiani ed europei. E’ necessario e urgente un cambiamento culturale sul tema. L’idrogeno infatti rappresenta uno dei settori fondamentali della nuova strategia industriale della UE con un considerevole potenziale in termini di creazione di posti di lavoro di qualità ed è vettore indispensabile per la nostra sopravvivenza. La Banca Europea dell’Idrogeno istituita da Ursula Von der Leyen vuole colmare la carenza di investimenti e avrà iul compito di agevolare sia la produzione di idrogeno rinnovabile all’interno dell’UE, sia le relative importazioni, contribuendo in tal modo al conseguimento degli obiettivi legati alla transizione verso la neutralità climatica. Ma affinchè la Banca europea possa ottenere risultati positivi il quadro normativo per la produzione e il consumo di idrogeno deve essere ultimato in via prioritaria”.

Paolo Carrera, direttore Generale di H2Energy ha presentato l’azienda, e i risultati raggiunti con investimenti privati in questi primi tre anni di lavoro. “Il contesto non è facile ma siamo convinti che fra 5 anni saremo contenti di essere stati tra i primi a raccogliere questa sfida di futuro. La giornata di oggi è uno scambio di opinioni tra addetti ai lavori e imprenditori interessati. Vogliamo far vedere quello che siamo riusciti a fare perchè in Italia e in Europa abbiamo bisogno di impianti come questo e di una cultura dell’Idrogeno. Sperando che anche le istituzioni non solo locali riescano a cogliere cosa stiamo facendo e capiscano quanto è importante promuovere e sostenere chi si muove in questa direzione della transizione energetica”.

Tra i prossimi obiettivi di H2Energy che vuole consolidare la creazione di una catena e di una filiera italiana dell’idrogeno anche con altri players e imprenditori del settore ci sono anche la realizzazione di un impianto da 5MW con tecnologia PEM, il test della nuova tecnologia AMSE® durante il 2024 per lanciarla sul mercato nel 2025, lo sviluppo in altre aree del mondo come l’Africa e la ricerca di un’area industriale dove produrre idrogeno a livello industriale per produzione oltre i 30 MW. Inoltre, questo è solo il primo di una serie di Hydrogen Days che H2Energy organizzerà anche con gli enti accademici con cui già collabora come il Politecnico di Torino, e l’Università Bicocca di Milano, per promuovere, sostenere e sviluppare la nascita di una nuova Cultura sull’Idrogeno e lo sviluppo di una Hydrogen Generation, che conosca e diffonda le potenzialità dell’idrogeno che ad oggi è uno dei principali vettori per raggiungere la neutralità climatica e davvero salvare il pianeta nel quale viviamo.