Camionista investì e uccise pedone a Cerignola, chiesto processo – askanews.it

Camionista investì e uccise pedone a Cerignola, chiesto processo

L’impegno a favore dei familiari della vittima di Studio3A-Valore
Mag 26, 2023

Roma, 26 mag. (askanews) – Nulla e nessuno potranno restituire il loro caro, ma i familiari di Donato Papagni potranno quanto meno ottenere un po’ di giustizia. A conclusione delle indagini preliminari sul tragico incidente stradale costato la vita all’appena quarantaduenne di Bisceglie (Bari) il 2 aprile 2022, a Cerignola, il pubblico ministero della Procura di Foggia ha chiesto il rinvio a giudizio per l’autotrasportatore che ha travolto e ucciso Papagna mentre era fermo a bordo strada essendo rimasto in panne con il furgone aziendale. Sotto accusa c’è S. V., 63 anni, di Monopoli. Il 21 giugno si terrà l’udienza preliminare di un processo dal quale la moglie, i due figli minori, i genitori, il fratello e la sorella della vittima, assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., si aspettano risposte.

Quella sera, attorno alle 22.15, Papagni, e che lavorava come autista per conto di un’azienda ortofrutticola, stava rientrando da un viaggio di lavoro, e stava percorrendo la Strada Statale 16 in carreggiata sud, in direzione Foggia-Bari, alla guida di un autocarro della ditta. Costretto a fermarsi per un’improvvisa avaria Papagni ha accostato il mezzo all’estremo margine destro della sua corsia di marcia, ha azionato tutti i dispositivi di segnalazione, a cominciare dalle luci lampeggianti a intermittenza del furgone, ha avvisato la sua azienda del problema, ha telefonato alla moglie spiegandole l’accaduto e informandola che avrebbe tardato. Poi è sceso dall’abitacolo per dare un occhio al motore e verificare il guasto.

Ma ha fatto appena a tempo ad aprire il cofano che sul suo autocarro si è abbattuto l’autoarticolato Scania condotto da S.V., che non si era accorto del veicolo fermo davanti a sé tamponandolo violentemente. La famiglia di Papagni son stati da subito assistiti, attraverso l’area manager Puglia Sabino De Benedictis, a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avvocato Fabio Ferrara.

Attraverso il rapporto della polizia stradale di Cerignola, che ha effettuato i rilievi, e le indagini è stato infatti accertato che l’imputato, oltre a non aver visto l’autocarro fermo a bordo strada davanti a lui, nonostante le quattro frecce accese, procedeva anche a una velocità non solo superiore al limite imposto in quel tratto, di 60 chilometri all’ora, ma anche non commisurata alle condizioni di tempo, era tarda sera, e di luogo: “strada deformata per 2,7 chilometri e lavori in corso a 700 metri, segnaletica di cantiere e ulteriore limite di 50 km/h” sempre per riportare l’atto del magistrato.