Roma, 25 mag. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto oggi ai membri dell’Unione economica eurasiatica di rafforzare i loro legami con l’Iniziativa Belt and Road, il progetto infrastrutturale di Pechino per riaprire le antiche Vie della Seta, in un momento di serio impegno cinese per consolidare il suo grip sull’Asia centrale, regione tradizionalmente nell’orbita della Russia.
La Cina è stata ospite Parlando alla cerimonia di apertura del secondo Forum economico eurasiatico a Mosca ieri e il presidente Xi, in collegamento video, ha ribadito che il percorso verso un mondo multipolare è “inarrestabie”, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Xinhua.
“L’obiettivo finale (del programma Belt and Road) è quello di esplorare nuovi modi affinché paesi vicini e lontani ragigungano uno sviluppo comune e aprano un percorso di felicità a beneficio del mondo intero”, ha detto Xi. “È – ha continuato – sincera speranza della Cina che la sinergia tra l’Iniziativa Belt and Road e l’Unione economica eurasiatica venga approfondita e che tutti i paesi lavorino insieme con unità e dedizione per aprire nuove prospettive per la cooperazione tra Asia ed Europa”.
Il Forum economico eurasiatico è organizzato dall’Unione economica eurasiatica (EAEU) guidata dalla Russia, un blocco di cinque membri lanciato nel 2014 che comprende anche gli stati post-sovietici di Armenia, Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan.
Tutti e cinque i membri della EAEU sono firmatari di accordi nell’ambito della Belt and Road.
Il tema del Forum economico eurasiatico di quest’anno è “L’integrazione eurasiatica in un mondo multipolare”, che Xi ha affrontato rinnovando i suoi appelli a tutti i paesi affinché lavorino insieme verso la “prosperità comune” e il “futuro condiviso dell’umanità”.
“La tendenza storica verso il multipolarismo e la globalizzazione economica sono irresistibili”, ha affermato il leader cinese. “È ampio consenso della comunità internazionale – ha detto ancora – sostenere un autentico multilateralismo e promuovere uno sviluppo coordinato tra le regioni”.
L’intervento si è svolto mentre il primo ministro russo Mikhail Mishustin era in visita a Pechino per colloqui programmati proprio con Xi e altri funzionari cinesi. Il capo di governo russo ha parlato di relazioni “senza precedenti” con la Cina, mentre Xi ha parlato di uno sviluppo dei rapporti “ad alto livello”.
Nello stesso tempo, però, la Cina si sta anche consolidando come concorrente nell’agone dell’Asia centrale ex sovietica rispetto a Mosca. La scorsa settimana Xi ha riunito i cinque paesi della regione – Kazakistan e Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan – per il vertice inaugurale Cina-Asia centrale, il primo in presenza di questo tipo senza la Russia. Durante i due giorni del vertice, Xi ha promesso 26 miliardi di yuan (3,7 miliardi di dollari) in sostegno finanziario per lo sviluppo delle nazioni dell’Asia centrale, chiedendo al contempo maggiori legami energetici e di sicurezza con la regione.