Pordenone, 25 mag. (askanews) – “Finchè non arriverà una legge specifica, ci faremo carico, come Confindustria, altre categorie economiche, e Organizzazioni sindacali, di una Certificazione delle aziende che possono ospitare studenti in stage nella massima sicurezza. Selezioneremo noi stessi le imprese”. Lo ha annunciato Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico (Pordenone, Gorizia e Trieste), lanciando a Pordenone la ‘Carta di Lorenzo”, presenti anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Hanno partecipato anche Maria Elena e Dino Parelli, genitori di Lorenzo, deceduto durante uno stage formativo in Friuli l’anno scorso. Sono stati loro a lanciare la “Carta di Lorenzo” sulla formazione sicura. Il presidente Agrusti, presentando i Corsi di Alta Formazione sulla sicurezza organizzati da Confindustria, che coinvolgono le Scuole Superiori, ha insistito sulla necessità della “sicurezza Passiva”, quella cioè “a prova di errore umano”. “Bisogna investire sulla tecnologia – ha detto – perchè la vita sia salva, attraverso la strumentazione, anche nel caso di qualche errore nella gestione delle stesse attrezzature”.