Isola Giannutri, 25 mag. (askanews) – Isola di Giannutri, I Grottoni, la punta più a sud dell’intero Arcipelago Toscano. Qui l’area è considerata livello 1, ovvero altamente protetta: interdetta alla navigazione, al bagno e alla pesca. Eppure, proprio in questo meraviglioso specchio di mare, viene abbandonato un numero incalcolabile di reti da pesca, ogni giorno, con enormi rischi per l’ambiente sottomarino e marino. Animali intrappolati, copertura dei fondali, perdita di piante e piccoli organismi. Effetti devastanti dovuti al cosiddetto fenomeno delle reti fantasma.
Per combattere il fenomeno, è partita l’operazione “Mare Libero”, ideata e sostenuta da Agnesi, il marchio della pasta che ha nel suo simbolo un veliero e che ha eliminato tutta la plastica nel suo packaging sostituendola con bioplastica compostabile e carta certificata FSC.
Spiega Massimo Crippa, Direttore commerciale Agnesi, ad askanews: “E’ un progetto partito ormai da 2 anni, abbiamo lavorato con il Parco e da questa sinergia è nata la possibilità di recuperare in sette punti qui nell’Isola queste reti fantasma che causano una serie di problematiche alla flora e alla fauna marina”. “Riteniamo che un brand storico italiano possa essere un elemento importante per ricordare a tutta la collettività la problematica del mare e chi meglio di noi se ne può prendere cura”.
Insieme al Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, si è dato avvio a un’operazione di recupero di reti da pesca nell’area protetta. Un gruppo di subacquei e biologi, coordinati dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dopo aver effettuato un sopralluogo per mappare la presenza di reti intorno all’Isola di Giannutri e averne catalogato lo stato, si è immerso raggiungendo fondali compresi tra i 10 e i 60 metri di profondità per riportare a bordo un carico di reti.
Maurizio Burlando, Direttore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano: “Questa è una iniziativa molto importante per noi, perché intervenire per migliorare gli habitat marini, riqualificare i fondali, è quella di cercare di migliorare e ripulire da queste reti fantasma”.
Operazione Mare Libero si avvale del coordinamento scientifico del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Patrocinio del Comune dell’Isola del Giglio e con il supporto tecnico dello Studio Marea, di Isla Negra e di Underwater Pro Tour APS.
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