Covid, al via causa civile contro e Governo e ministero della salute – askanews.it

Covid, al via causa civile contro e Governo e ministero della salute

Chiesto risarcimento anche alla Regione Lombardia
Mag 22, 2023

Roma, 22 mag. (askanews) – Al via la causa civile Covid attraverso la quale oltre 600 familiari delle vittime di tutta Italia chiedono il risarcimento del danno parentale a tre istituzioni: Regione Lombardia, ministero della Salute e presidenza del Consiglio. L’appuntamento è per mercoledì 24 maggio. E come previsto i lavori saranno a trattazione scritta, come previsto dalla recente Legge Cartabia.

Il periodo contestato – si spiega in una nota – comprende sia la primissima fase quando a inizio 2020 gli enti chiamati a rispondere – secondo gli avvocati Consuelo Locati, Giovanni Benedetto, Luca Berni, Piero Pasini e Alessandro Pedone – del fatto che non misero in atto tutta una serie di adempimenti di legge causando la morte di migliaia di persone; sia le fasi successive di gestione della pandemia fino a fine febbraio 2021.

“Tra questi morti ci sono molti nostri cari – spiegano dal direttivo dell’Associazione dei familiari delle vittime del Covid19 #Sereniesempreuniti, che partecipano e sostengono la causa – per cui chiediamo giustizia e il risarcimento delle loro morti evitabili”.

Da quel 23 dicembre diversi familiari si sono uniti alla causa civile. Attesi sono gli interventi dei legali, dell’Avvocatura dello Stato e delle assicurazioni che si sono costituite per Regione Lombardia. “Abbiamo preparato le note da depositare in udienza – spiega Consuelo Locati – ossia quello che chiediamo al Giudice assumendo sommaria posizione sulle contestazioni che sono state mosse dalle assicurazioni e dalle controparti”.

L’avvocato aggiugne: “Chiederemo inoltre i termini istruttori, ovvero i termini per depositare gli atti in cui dovremo contestare dettagliatamente tutte le argomentazioni avversarie, depositare le perizie dei nostri periti e citare i testimoni”.

Di fatto l’udienza servirà proprio per la concessione dei termini istruttori, per tutte le parti in causa. Il giudice farà sapere la sua decisione con il deposito dell’ordinanza a scioglimento della riserva. I familiari non saranno a Roma fuori dal Tribunale Civile, com’era successo l’8 luglio 2021 quando si erano costituiti il ministero della salute e la presidenza del Consiglio.

“Il nostro supporto – continuano dal direttivo di #Sereniesempreuniti – è costante, come lo è stato per la Procura di Bergamo che ha lavorato anche grazie ai nostri esposti. Riteniamo che i nostri avvocati e il Giudice debbano lavorare in serenità e confidiamo nella giustizia, viste le schiaccianti evidenze documentali che dimostrano le responsabilità di tutti gli enti chiamati in causa”.

Molte le contestazioni per l’esecutivo che ha gestivo l’emergenza pandemica. “Questi punti sono noti all’opinione pubblica grazie anche al mastodontico lavoro della Procura di Bergamo che ha chiuso l’indagine penale con 19 indagati – continua Locati – L’informativa è stata depositata anche a Roma a sostegno di tutta la documentazione che abbiamo prodotto a favore dei nostri assistiti. Ricordiamo infine che gli atti del procedimento civile sono visibili solo alle parti in causa perciò i dettagli possono essere forniti solo dai procuratori delle parti che agiscono in giudizio e non da terzi estranei”.