Roma, 21 mag. (askanews) – Fumio Kishida, il primo ministro giapponese originario di Hiroshima, ha definito “storico” il summit G7 tenuto nella città martire del primo bombardamento atomico della storia e ha voluto dedicare al tema del disarmo nucleare la prima e più rilevante parte della sua conferenza stampa finale, lanciando un forte appello contro le armi nucleari.
Non a caso ha scelto l’area del Parco della Pace per tenere l’incontro con la stampa, avendo sullo sfondo la Hiroshima Dome, simbolo dell’olocausto nucleare.
“Nell’estate del 1945 Hiroshima è stata distrutta dalla bomba atomica. (…) In seguito, grazie all’impegno della gente di Hiroshima, delle persone esposte all’atomica (“hibakusha”), questa città è stata riportata alla sua bellezza. Qualcuno ha immaginato di farla rinascere come ‘città della pace'”, ha detto Kishida, tradendo un momento di commozione.
“Oggi ci troviamo di fronte al tema dell’invasione russa dell’Ucraina. Proprio in questo contesto di sicurezza così critico, dobbiamo mostrare al mondo da qui una forte volontà di pace e stabilità, Questo il tema che come presidente del G7 il Giappone ha posto a questo summit”, ha detto ancora Kishida, segnalando come i leader del G7 hano concordato su una visione che prevede l’impossibilità di combattere una guerra nucleare. “I leader del G7 hanno potuto direttamente avere esperienza dei luoghi del bombardamento atomico, ascoltare la voce delle vittime dell’atomica: percepisco il significato storico di questo fatto”.
Kishida ha fatto un richiamo alla responsabilità dei leader globali. “Noi leader portiamo due responsabilità. La prima responsabilità fondamentale: in una situazione di sicurezza e di stabilità critica, proteggere la sicurezza delle persone. Contemporaneamente, abbiamo la responsabilità di non perdere di vista l’obiettivo di un mondo senza armi nucleari, di continuare a chiedere un mondo senza armi nucleari”, ha affermato il premier nipponico. “Le prossime generazioni non devono vivere la paura nucleare, dobbiamo fare in modo di poter aspirare alla pace e alla tranquillità”.
Per questo, ha detto ancora “da Hiroshima, dal luogo bombardato con l’atomica, la nostra generazione deve continuare ad affermare che il genere umano non può essere distrutto dalla guerra nucleare”. E ha proseguito: “Credendo nella sopravvivenza del genere umano, chiedendo la pace, noi tutti leader di tutto il mondo, media di tutto il mondo, i bambini che sperano nel domani, coloro che conoscono la guerra del passato: tutti siamo cittadini di Hiroshima. (…) Per i nostri figli, per i nostri nipoti, per i nostri posteri, dobbiamo puntare a un mondo che non abbia più armi nucleari. Chiedo che da oggi, come cittadini di Hiroshima, passo dopo passo, puntiamo assieme a quesrto obiettivo”.