Bologna, 20 mag. (askanews) – “Un paese serio i soldi” per gestire l’emergenza dopo l’alluvione in Romagna “li trova senza dover riaprire dei dossier che altrimenti rischiano di durare dei mesi. Non possiamo permetterci l’interlocuzione con Bruxelles” perché “ci farebbe perdere del tempo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in un incontro in prefettura a Bologna assieme al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“In questo momento con le interlocuzioni aperte con Bruxelles per rimodulare quello che c’è sugli eventuali fondi dall’idrogeno, alle scuole, alle case popolari, alla dispersione idrica, agli stadi – ha spiegato Salvini – se noi apriamo un altro dossier temo onestamente che qua non andiamo più a casa. Un paese come l’Italia, la seconda potenza industriale d’Europa, non ha bisogno di rimodulare finanze europee per restituire case, aziende e serenità alle popolazioni romagnole ed emiliane colpite dall’alluvione di queste ore”. Quindi “un paese serio i soldi li trova senza dover riaprire dei dossier che altrimenti rischiano di durare dei mesi”.
“Non possiamo permetterci l’interlocuzione con Bruxelles – ha aggiunto -: io tolgo un miliardo sulle case popolari per intervenire sull’alluvione e apro una fase che dura mesi? Io accolto positivamente lo spirito della proposta di Schlein; l’obiettivo è comune: trovare soldi e intervenire in fretta”. Ma “distrarre o rimodulare dei fondi concordati con l’Europa spostandoli dalla voce A alla voce B rischia di essere troppo lungo per arrivare all’obiettivo. Quindi ragiono volentierissimo col segretario del Pd di come fare in fretta, ma rimodulazione dei fondi europei riaprendo le trattative con Bruxelles rischia di farci perdere dei mesi e non possiamo permettercelo”.