Roma, 20 mag. (askanews) – I leader del G7 hanno ribadito la richiesta di un Indo-Pacifico “libero e aperto”, basato sullo “stato di diritto” che “protegga i principi condivisi tra cui la sovranità, l’integrità territoriale, la risoluzione pacifica delle controversie, le libertà fondamentali e i diritti umani”. Lo si legge nel comunicato finale del summit di Hiroshima, che si conclude domani.
“Ribadiamo l’importanza di un Indo-Pacifico libero e aperto, che sia inclusivo, prospero, sicuro, basato sullo stato di diritto e che protegga i principi condivisi tra cui la sovranità, l’integrità territoriale, la risoluzione pacifica delle controversie, le libertà fondamentali e i diritti umani”, recita il comunicato che, senza citarla, manda un messaggio in particolare alla Cina.
“Data l’importanza della regione, i membri del G7 ei nostri partner hanno intrapreso le rispettive iniziative indo-pacifiche per contribuire a rafforzare il nostro impegno. Sottolineiamo il nostro impegno a rafforzare il coordinamento con i partner regionali, tra cui l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean) e i suoi Stati membri”, continua il comunicato.
“Riaffermiamo il nostro incrollabile sostegno alla centralità e all’unità dell’Asean e il nostro impegno a promuovere la cooperazione in linea con l’Asean Outlook sull’Indo-Pacifico. Ribadiamo inoltre la nostra partnership con i paesi delle isole del Pacifico e l’importanza di sostenere le loro priorità ed esigenze in conformità con la strategia 2050 del Forum delle isole del Pacifico per il continente blu del Pacifico. Accogliamo con favore e incoraggiamo ulteriormente gli sforzi compiuti dal settore privato, dalle università e dai gruppi di riflessione, che contribuiscono alla realizzazione di un Indo-Pacifico libero e aperto”.