Hiroshima, 20 mag. (askanews) – Quando, il 6 agosto 1945, esplose la bomba atomica su Hiroshima, Sadao Yamamoto aveva 14 anni; si è salvato e oggi ha raccontato la sua storia a margine del G7.
Yamamoto è scampato alla strage, in cui morirono oltre 100mila persone, solo perchè quel giorno non era andato a scuola. In quel periodo – ha raccontato – c’erano dei lavori nella strada principale della città e i bambini andavano a scuola a giorni alterni. A lui era toccato il giorno prima, quando esplose la bomba lavorava in un campo di patate fuori città:
“Se fossi andato a scuola – ha detto – sarei morto sicuramente, sentimmo l’esplosione, poi vedemmo fiamme che si alzavano velocissime e scappai a casa da mia madre”. Intorno al punto dell’esplosione c’erano 39 scuole, morirono immediatamente più di 6mila studenti e 132 insegnanti.
Per Yamamoto è importante che i leader del G7 abbiano visitato il Museo della Pace di Hiroshima.
“Penso abbiano capito abbastanza quanto è accaduto e che si siano fatti una idea precisa di quanto successo – ha spiegato il sopravvissuto – probabilmente avevano letto qualcosa e l’impatto al museo penso sia abbastanza diverso. Hanno visto coi loro occhi. Non so però che opinione abbiano o avessero, penso che i loro sentimenti siano cambiati dopo la visita ne sono sicuro”.
Da Hiroshima Yamamoto lancia un appello per l’abolizione delle armi nucleari.
“I leader – ha detto – son venuti a Hiroshima; vorrei che a tutti, non solo ai Paesi del G7 ma, in particolare, a Russia e Cina, arrivasse questo messaggio contro le armi nucleari”.