Roma, 20 mag. (askanews) – Nonostante l’impatto dell’aggressione russa all’Ucraina sui mercati energetici, i leader del G7 hanno ribadito l’impegno alle emissioni-zero entro il 2050. Lo si legge nel documento finale del summit di Hiroshima che si conclude domani.
“Il nostro pianeta sta affrontando sfide senza precedenti dalla triplice crisi globale del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento, nonché dalla crisi energetica globale in corso. Siamo fermi nel nostro impegno nei confronti dell’accordo di Parigi, mantenendo un limite di 1,5°C di aumento della temperatura globale a portata di mano attraverso un’azione su vasta scala in questo decennio critico, arrestando e invertendo la perdita di biodiversità entro il 2030 e garantendo la sicurezza energetica, sfruttando le sinergie e riconoscendo la natura interdipendente di queste sfide”, si legge nel comunicato.
“Mentre la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha un impatto sui mercati energetici e sulle catene di approvvigionamento a livello globale, il nostro obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra (GHG) entro il 2050 al più tardi rimane invariato”, continua il documento.
“Sottolineiamo – prosegue – la nostra forte preoccupazione, amplificata dall’ultima scoperta dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e dal suo Sixth Assessment Report (AR6), per l’accelerazione e l’intensificarsi degli impatti dei cambiamenti climatici, ed evidenziamo la crescente urgenza di ridurre le emissioni globali di gas serra di circa il 43% entro il 2030 e il 60% entro il 2035, rispetto al livello del 2019, alla luce delle sue ultime scoperte”.