Milano, 19 mag. (askanews) – Mercoledì 24 maggio, alle ore 17, Sinistra Italiana, insieme alle altre associazioni promotrici, parteciperà al presidio “La Nostra Linea del Piave” sotto la sede della Regione Lombardia in via Galvani a Milano sul sistema sanitario lombardo. Le associazioni che hanno convocato il presidio propongono: un vero centro unico di prenotazione per tutte le prestazioni in regime di Ssn, l’indicazione di una struttura alternativa da parte del Cup all’interno dello stesso territorio Asst, la fornitura da parte dei privati di tutte le prestazioni rispettando gli stessi tempi di attesa del servizio pubblico, agende del sistema di prenotazione sempre aperte sia nel privato che nel pubblico, prestazioni automaticamente in intramoenia in caso di non rispetto dei tempi senza oneri aggiuntivi.
In caso di cancellazione di un appuntamento da parte di una struttura i promotori chiedono inoltre che le strutture sanitarie debbano proporre una nuova data nei tempi di legge e nella stessa Asst. Chiedono poi il controllo sulle strutture sanitarie operanti con il Ssn con dati disponibili a tutti e sanzioni per chi “ruba pazienti”, infine più assunzioni non precarie invece di aumento degli orari per combattere la carenza del personale.
“Il sistema sanitario nazionale è la cartina di tornasole delle disuguaglianze in un Paese: più ci si sbilancia verso il privato più i cittadini con più difficoltà non riescono ad accedere alle cure. Attualmente le problematiche si intrecciano tra il livello nazionale e quello regionale” hanno osservato in una nota Donatella Albini, responsabile sanità Sinistra Italiana Lombardia, e il senatore Tino Magni. “L’Italia è il Paese che meno investe in spese sanitarie e su tutto il territorio si continua a combattere con le carenze di personale. In Lombardia questi problemi si amplificano con un sistema privato sempre più diffuso e sviluppato che vive a discapito di quello pubblico. La forbice sociale però aumenta e la situazione non è più tollerabile. Ecco perché aderiamo e promuoviamo il presidio del 24 maggio davanti alla sede della Regione Lombardia a Milano” hanno aggiunto.
Magni ha presentato anche una’interrogazione al ministro della Salute e a quello del Lavoro e delle Politiche Sociali chiedendo se non ritenessero opportuno adoperarsi affinché vengano adottati provvedimenti strutturali in grado di superare e risolvere in modo definitivo le critiche carenze di personale in ambito sanitario, garantendo al contempo la buona qualità del servizio agli utenti e le giuste condizioni di lavoro per i lavoratori e le lavoratrici, personale medico e non, eliminando il tetto di spesa, assumendo a tempo indeterminato i professionisti e i paramedici e bloccando la fuga dalle strutture pubbliche con incentivi che rendano il lavoro nelle strutture pubbliche nuovamente attrattivo.