Roma, 19 mag. (askanews) – I leader delle principali potenze mondiali devono tener presente la tragica esperienza di Hiroshima e Nagasaki, nel prendere decisioni politiche. L’ha sostenuto Toshiko Tanaka, una “hibakusha” (sopravvissuta alla bomba atomica), mentre guardava in televisione le immagini dei G7 in visita al Memoriale della Pace.
Tanaka – secondo il racconto della tv pubblica giapponese NHK – ha commentato l’espressione sul volto del presidente americano Joe Biden quando è uscito dal Museo della bomba atomica: “Aveva un’espressione molto seria e addolorata sul viso, quindi credo che la tragedia del bombardamento atomico sia risuonata nel suo cuore più di prima. L’ho percepito”, ha detto la hibakusha.
“Le storie degli hibakusha sono quelle di coloro che hanno vissuto il bombardamento atomico in prima persona. Vorrei che i leader tengano a mente questa storia quando conducono la politica. Vorrei che si muovessero nella direzione dell’eliminazione delle armi nucleari dal mondo”.
La visita al Memoriale è stata voluta dal primo ministro giapponese Fumio Kishida, che è originario di Hiroshima e ha avuto parenti vittime del bombardamento atomico americano del 1945. Il capo del governo nipponico ha posto, tra i temi all’ordine del giorno del summit G7, anche un rinnovato impegno al non utilizzo e a una ripresa del percorso del disarmo nucleare, alla luce anche del fatto che la guerra in Ucraina ha portato a ventilare l’ipotesi di un uso di armi nucleari tattiche.
Il presidente dell’associazione delle vittime della bomba di Hiroshima, Tomoyuki Mimaki ha lamentato il fatto che il tour del Museo della bomba atomica, che conserva i drammatici e talvolta commoventi reperti del bombardamento, sia durato soltato 40 minuti. “Non è durato troppo poco? Non c’è modo di vedere molte cose in questo lasso di tempo e non credo che ci sia modo di comprendere appieno la devastazione”. Ed ha aggiunto: “Mi piacerebbe sentire le loro impressioni su quello che hanno visto, sapere quanto si sono soffermati, quanto hanno sentito delle testimonianze dei sopravvissuti”.