Milano, 18 mag. (askanews) – Sabato 20 maggio, dalle 10 alle 11, la Lega parteciperà a Milano a un presidio organizzato dalla “Rete per l’inviolabilità del corpo femminile” contro l’evento “Wish for a Baby”. Si tratta di un’iniziativa di due giorni, in programmma in via Mecenate 84, nei pressi dello Spazio Antologico, rivolto “a tutti coloro che cercano supporto nel loro di diventare genitori e che desiderano saperne di più sulla genitorialità (adozione, co-genitorialità, ecc.) e la fertilità”. Il presidio è supportato anche da International Coalitiom for the Abolition of Surrogate Motherhood, di Stop Surrogacy Now e Women’s Declaration International.
“Saremo lì – hanno scritto in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e commissario cittadino Lega, e Deborah Giovanati, consigliere comunale leghista – per ribadire con convinzione il nostro ‘no’ alla disumana pratica dell’utero in affitto, in netta contrapposizione con le aperture del segretario del Pd Elly Schlein e di buona parte della sinistra italiana. Il corpo delle donne non può e non deve essere sfruttato e messo sul mercato per il miglior offerente. A questa fiera parteciperanno aziende che sponsorizzano da anni la maternità surrogata e anche se gli organizzatori dicono che saranno date solo informazioni per la riproduzione assistita sarebbe stato bene che il Comune di Milano avesse chiesto maggiore chiarezza. Capiamo gli imbarazzi del sindaco Sala e della sua giunta ma è inconcepibile che a Milano ci sia il rischio che un reato come quello dell’utero in affitto possa essere sottaciuto o addirittura propagandato”.
“Dove sono finite le femministe di sinistra sempre in prima linea per fare la guerra alle desinenze delle parole? Ma soprattutto dov’è il sindaco Sala, lo stesso che ha già dato prova di disattendere le sentenze della Cassazione con una certa nonchalance in tema di trascrizioni anagrafiche di bambini frutto dell’utero in affitto? Sabato insieme alle associazioni presenti ribadiremo la nostra contrarietà al business della maternità surrogata che fa dei neonati un prodotto da vendere pre-confezionato per cui gli aspiranti genitori possono scegliere anche il colore degli occhi” hanno aggiunto le esponenti della Lega.
“A Parigi, nella stessa fiera che andrà in scena a Milano erano in vendita pacchetti fino a 100.000 euro per comprare bambini genericamente sani: un’aberrazione che l’Unione Europea, oltre ai singoli Stati, deve fermare senza condizioni. Infine ci chiediamo come mai da parte degli organizzatori di Wish for a baby ci siamo così tanto riserbo sull’evento, col divieto di fare foto e registrare gli interventi dei vari esperti: vorranno forse nascondere qualcosa? Per risolvere i problemi causati dall’infertilità della coppia esistono i medici, non c’è bisogno di una fiera-mercato. A meno che sotto non ci sia altro” hanno concluso.