Roma, 18 mag. – La farmacia del Cinghiale, storica e antica spezieria, vende ancora essenze e profumi realizzati utilizzando le ricette uniche e originali come nei secoli scorsi, la cui fondazione si fa risalire alla prima metà del XVIII secolo, deve il suo nome alla fontana con il cinghiale, detta del “porcellino”, opera in bronzo dello scultore Pietro Tacca (1612) che, collocata in passato di fronte al suo ingresso, è oggi situata sul lato corto della Loggia del Mercato Nuovo. Ancora oggi la farmacia è collocata nella sua sede originaria, al piano terra di un edificio già di proprietà dell’Arte della Seta, poi del Cambio e infine dell’Ospedale degli Innocenti.
Firenze vanta una tradizione unica riguardo le antiche spezierie, ma spesso gli italiani dimenticano cosa di prezioso hanno in casa, infatti, da una recente ricerca, emerge che più del 70% che va matto per queste antiche essenze è straniero, spesso organizza il suo viaggio proprio per ammirare e conoscere di persona la storia della Farmacia del cinghiale e queste ricette tramandate dal passato. Nel settore delle antiche essenze l’Italia è un’eccellenza e spesso chi lo capisce non è italiano di origine.
L’antica origine della farmacia è testimoniata da un importante testo, edito a Firenze nel 1752, nel quale il medico fiorentino Niccolò Branchi della Torre elencava una serie di esperimenti chimici effettuati nel laboratorio di questa Spezieria.
Da ritrovo di intellettuali illustri, come i letterati Aleardi, Prati, De Amicis e Fucini, quest’ultimo ricordato da una lapide collocata all’interno del locale, una delle farmacie più antiche d’Italia è di Firenze!
Un negozio di fragranze fatta anche di spezie antiche dove ancora vengono utilizzate antiche ricette per fare i profumi moderni e prodotti per la cura della pelle.
La maggior parte dei fiori e delle erbe utilizzate per la produzione di oggi vengono direttamente dalla farmacia stessa. Una lavorazione artigianale per delle fragranze uniche nel suo genere, tra queste: Estate Fiorentina, Aromi Antichi, Dolcetto, Ambra e non solo, tutte da “degustare” con l’olfatto, confezionate in bottiglie dal classico stile “fiorentino” fanno venire in mente una primavera passeggiata nelle vicine colline toscane.