Roma, 18 mag. (askanews) – In Emilia Romagna “C’è stata una combinazione di effetti, la cosiddetta tempesta perfetta… perché c’è stata la confluenza di un flusso da Sudest e da Nordest proprio su quelle aree e il fenomeno dello Stau sulla catena appenninica che ha prodotto delle piogge continue e incessanti, talvolta anche di forte intensità con le conseguenze purtroppo ben note a tutti”.
A parlare, ad Askanews, è il Tenente Colonnello Paolo Capizzi del Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare, al quale abbiamo chiesto un quadro della situazione di ciò che sta accadendo in Emilia-Romagna.
“Abbiamo una configurazione in quota – ha spiegato – in cui due alte pressioni, una del vicino Atlantico e una dell’Est europeo, di fatto, impediscono il movimento di una bassa pressione, con continue formazioni di ‘minimi’, proprio nell’area mediterranea centrale”.
“Proprio in questo periodo, in Primavera, di per sé sono normali le formazioni dei cosiddetti ‘minimi africani’, una ciclogenesi che si forma tra la Tunisia e la Libia e che influiscono sulle nostre regioni, in particolare sul Mediterraneo e sulle regioni meridionali. Soltanto che poi, di norma, tendono a transitare verso Levante. Questo transito, al momento, è impedito proprio per la presenza di un’alta pressione, quindi, rimane questa circolazione ciclonica sulle nostre aree che sta portando l’ormai prolungato periodo di tempo piovoso e instabile in quasi tutte le regioni, a rotazione ciclonica; ricordamo la Sicilia poi la Campania, la Puglia e poi anche la parte delle Marche e dell’Emilia Romagna”.
A determinare questo sconvolgimento climatico, forse, proprio il riscaldamento eccessivo del Pianeta di cui tanto si parla.
“Se dovesse aumentare la frequenza di questa fenomenologia vuol dire che è in atto un’accelerazione di un cambiamento climatico. Dico un’accelerazione perché in realtà il clima non è mai statico; il clima è cambiato in passato, sta cambiando ora, ovviamente e cambierà in futuro”.
“Dobbiamo mitigare gli effetti e prevenire alcune conseguenze. Questo implica anche un maggiore coinvolgimento sia dal punto di vista culturale delle persone e dei decision maker sia dal punto di vista di una logica di costruzione delle infrastrutture e, quindi, anche un’azione di prevenzione di alcune fenomenologie”.
Riguardo alla drammatica situazione in Emilia-Romagna, sin dai primi momenti l’Aeronautica Militare è in prima linea – per portare soccorso ed evacuare le persone colpite, di giorno e di notte – non solo con gli equipaggi e gli elicotteri di soccorso del 15° Stormo di Cervia ma anche con il proprio servizio meteorologico.
“Dal punto di vista nostro più strettamente meteorologico – ha concluso l’ufficiale – seguiamo in continuazione, senza soluzione di continuità, l’evoluzione del tempo in stretta collaborazione con la Protezione civile che, poi, collabora direttamente anche con le autorità locali”.