Milano, 17 mag. (askanews) – “In sede di esame di conversione del decreto-legge relativo al Ponte sullo Stretto, è stato bocciato il mio odg sull’inserimento del nuovo ponte della Becca, nel Cdp Anas 2021-2025. Questa posizione del governo Meloni è grave e controproducente per il Paese, non tiene conto del livello deficitario delle infrastrutture e sulle possibilità reali di sviluppo economico e sociale. Non tiene conto dei diversi studi di fattibilità che hanno evidenziato numerose criticità ambientali, geologiche, sociali ed economiche tali da rendere non fattibile la realizzazione del Ponte. È grave che si scelga di spendere miliardi per un’opera considerata da più parti, in primis dai cittadini, come inutile”. Così in una nota la deputata del M5s Valentina Barzotti.
“Ancora più grave se questo vuol dire pregiudicare un’opera necessaria per il territorio pavese come il nuovo Ponte. Il Cdp Anas dovrà contenere questa importante opera, su cui abbiamo lavorato con la politica locale e con il Comitato negli ultimi cinque anni. Il governo continua a manifestare una politica scellerata basata su ciò che conviene agli amici di partito e non ai cittadini” ha proseguito Barzotti.
“Da consigliere regionale, nella scorsa legislatura, ho realizzato numerosi atti – ha aggiunto il coordinatore provinciale M5S Pavia, Simone Verni – che hanno ottenuto un avanzamento concreto dell’iter di progettazione del nuovo ponte della Becca, fino ad ottenere l’inserimento di questa importante infrastruttura tra le prime opere d’interesse prioritario del Paese. In generale la situazione infrastrutturale della provincia di Pavia è assolutamente inadeguata e questo nuovo ponte deve avere carattere di urgenza. Purtroppo, i partiti di destra-centro che governano Regione e Paese hanno a cuore la demagogia, piuttosto che i reali interessi dei cittadini. La loro e una ‘politica del non fare’, che genera miliardi di danni ai cittadini. È la ‘politica del no’ a tutto: no ai diritti civili, no allo sviluppo economico, no alla tutela dell’ambiente, no alla realizzazione di infrastrutture realmente utili e necessarie”.