A Pompei emersi 2 scheletri da scavi nell'Insula dei Casti Amanti – askanews.it

A Pompei emersi 2 scheletri da scavi nell'Insula dei Casti Amanti

Il crollo di un muro per un terremoto la probabile causa di morte
Mag 16, 2023

Pompei, 16 mag. (askanews) – Una nuova incredibile scoperta tra le rovine di Pompei: 2 scheletri sono stati rinvenuti nell’area archeologica della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

I resti sono emersi da un nuovo scavo dell’Insula dei Casti Amanti, probabilmente i due cittadini rimasero vittima del crollo di un muro dovuto a un terribile terremoto, avvenuto tra la fase finale di sedimentazione dei lapilli e prima dell’arrivo delle nubi piroclastiche che hanno definitivamente sepolto Pompei, come ha spiegato il direttore del Parco archelogico, Gabriel Zuchtriegel.

“L’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. – ha spiegato – dura più di 20 ore; ci sono più pericoli per le persone della città. Negli ultimi due secoli e mezzo, più di 1300 vittime sono stati trovate ma solo oggi abbiamo la possibilità di indagare con la microstratigrafia la dinamica esatta in cui è avvenuta la morte. In questo caso, non è l’ultima fase dell’eruzione: l’arrivo dei flussi piroclastici, dunque la cenere estremamente calda ma sono dei crolli. Vediamo qui pezzi del muro sulle vittime, con diverse fatture e sono il risultato sia del peso dei lapilli sui tetti e sui solai sia anche dei terremoti che accompagnano l’eruzione e, negli ultimi anni, abbiamo visto la violenza, la forza di questi eventi sismici, contestuali all’eruzione del Vesuvio”.

I due giacevano riversi su un lato, in un ambiente di servizio; accanto a loro, oggetti che fanno pensare a probabili interventi di riparazioni o ristrutturazione in corso nella casa, nella quale si erano

rifugiati in cerca di protezione.

La scoperta punta i riflettori sulla necessità di continuare a indagare tra le rovine della città unica al mondo, che ancora possono riservare tante sorprese.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano promette nuove campagne di scavi dopo la conclusione del progetto ‘Grande Pompei”: “Il rinvenimento di questi due scheletri – ha detto – ci fa capire che bisogna ancora studiare tantissimo, lavorare ancora agli scavi, far emergere tutto quello che ancora c’è in questo immenso tesoro”.

L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. uccise chiunque si fosse ancora rifugiato nell’antica Pompei, a sud dell’odierna città di Napoli, togliendo la vita ad almeno il 15-20% della popolazione.