Roma, 15 mag. (askanews) – Evegney Prigozhin avrebbe proposto all’Ucraina informazioni sulla posizione delle truppe russe, in cambio del ritiro dei militari ucraini dalla zona attorno a Bakhmut, dove sui suoi uomini del gruppo Wagner incombe il pericolo di un accerchiamento. E’ il Washington Post a rivelare le ‘relazioni pericolose’ di Prigozhin con i servizi militari di Kiev, clamoroso sviluppo tratto da documenti riservati trapelati di recente e ora analizzati anche in questo passaggio.
Il capo dei mercenari in prima linea sul fronte della battaglia più sanguinosa in oltre un anno di guerra accusa regolarmente – e in modo sempre più violento – i vertici della Difesa russa di non fornire alla sua compagnia militare privata le munizioni necessarie per fronteggiare le forze ucraine. Prigozhin negli ultimi giorni ha diffuso una serie di video, con toni sempre più violenti, in cui denuncia l’incompetenza dello Stato maggiore e del ministro della Difesa Sergey Shoigu, arrivando a fare allusioni offensive che sono parse dirette allo stesso Vladimir Putin. L’uomo conosciuto anche come ‘il cuoco di Putin’ per i suoi interessi nel mondo del catering ha molti nemici ai piani alti dello Stato russo ed è considerato del tutto dipendente dal presidente, che a questo punto però potrebbe vedere nell’offerta di Prigozhin ai servizi ucraini un atto di tradimento.
Secondo il Post, Prigozhin ha trasmesso la proposta di scambio ai suoi contatti nella direzione dell’intelligence militare ucraina, con i quali ha mantenuto comunicazioni segrete durante la guerra: questo emerge da documenti dell’intelligence statunitense pubblicati sulla piattaforma Discord e solo ora emersi. Il documento trapelato non chiarisce quali posizioni delle truppe russe sarebbero state ‘offerte’. Due funzionari ucraini hanno confermato che Prigozhin ha parlato più volte con il primo direttorato dell’intelligence ucraina, noto GUR. Secondo uno di questi due interlocutori, la proposta è stata fatta più volte, ma Kiev l’ha rifiutata perché i funzionari non si fidano di Prigozhin e pensavano che le sue proposte potessero essere false. Un dubbio condiviso a Washington, secondo un funzionario americano.
In un’intervista al Washington Post, a Zelensky viene chiesto di questi contatti con Prigozhin e il presidente ucraino risponde che “questa è una questione di intelligence”. Il leader ucraino si è lamentato della diffusione pubblica di informazioni riservate, ritenendola favorevole alla Russia, perchè ne risulta l’impressione di contatti con il nemico. Sia la Bbc che diversi siti di notizie hanno fatto notare che il sito del Post ha tolto a un certo punto la parte considerata inopportuna da Zelensky, salvo poi re-integrarla.
Altri documenti che dovevano restare segreti rivelano che i funzionari del ministero della Difesa russa si chiedono in privato come rispondere alle critiche di Prigozhin. Vi si parla di una lotta di potere tra Prigozhin e alti funzionari, tra cui il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.
Sempre secondo i materiali visionati dal Post, Prigohzin ha portato avanti una relazione segreta con l’intelligence ucraina su più fronti: oltre alle telefonate, anche con incontri di persona con ufficiali del GUR in un paese africano non meglio specificato.