Padova, 11 mag. (askanews) – Al via la 53esima edizione del Festival veneto Tartini ideato da Claudio Scimone ben 53 anni fa. Uno dei festival più longevi esistenti. Lo caratterizza il suo sottotitolo “Musica, arte e architettura” che I Solisti Veneti, diretti da orami 5 anni dal Maestro Giuliano Carella, seguono come un comandamento, secondo lo storico principio veneto dell’unità delle arti. Si uniscono anche quest’anno, infatti, un repertorio di musica veneta -arricchito da compositori europei che ad essa si sono ispirati- a luoghi di enorme interesse storico, artistico e architettonico come la Sala dei Giganti al Liviano e la Scuola della Carità di Padova, le palladiane Villa di Maser e Villa Pisani Bonetti di Bagnolo di Lonigo, Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia, Villa Dolfin Boldù di Rosà e la Chiesa di San Francesco di Treviso. Stessa attenzione viene riservata alle regioni limitrofe con i concerti alla Rozza Sforzesca di Imola, Palazzo Te di Mantova, Duomo di Venzone. Ma l’edizione 2023 porterà i grandi eventi anche nelle piazze dei centri storici come ad esempio nella padovana Piazza degli Eremitani e nella Piazza del Duomo di Cividale del Friuli. Importante anche quest’anno la collaborazione con alcuni festival nazionali ed europei, a partire dai regionali OperaEstate Festival Veneto di Bassano, Castello Festival di Padova, Festival Pianistico Internazionale “Bartolomeo Cristofori” e Rovigo Cello City; ai nazionali Emilia Romagna Festival, MantovaMusica e Mittlefest, fino agli europei Festival de Música dos Capuchos di Almada (Lisbona, Portogallo), Tartini Festival di Pirano (Slovenia) e Varna Summer International Music Festival (Bulgaria). Ad arricchire il Veneto Festival 2023 la presenza di ospiti di consolidata fama come il Premio Oscar Nicola Piovani, il bass-baritono Bruno de Simone, l’arpista Agnese Coco, il violinista Mario Hossen; di giovani e già affermati talenti, come il violoncellista e Premio Scimone 2022 Luca Giovannini, il pianista Riccardo Martinelli, il mezzosoprano Lena Belkina e infine di grandi solisti -amici e ormai membri onorari de I Solisti Veneti- come il flautista Massimo Mercelli, l’oboista Paolo Grazia e il pianista Alessandro Cesaro. Apertura il 16 maggio alle ore 21 all’Auditorium Pollini di Padova con tre pagine mozartiane di assoluta bellezza: la Sinfonia in sol maggiore n. 17 KV 129, il Concerto in do maggiore KV 314 per oboe e orchestra e il Concerto in do maggiore KV 299 per flauto, arpa e orchestra. I tre solisti d’eccezione sono Massimo Mercelli (il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima), Agnese Coco, Prima arpa del Teatro dell’Opera di Roma, e l’oboista Paolo Grazia, Primo oboe de I Solisti Veneti e del Teatro Comunale di Bologna.