Firenze, 10 mag. (askanews) – “Se la Toscana non firma il patto, perde i soldi del decreto Cutro. I prefetti non potranno disporre l’aumento delle quote a straniero destinate ai gestori dei centri”. Lo sottolinea il commissario straordinario Valerio Valenti in un’intervista a La Nazione.
Valenti, in un vertice a Firenze in qualità di capo del Dipartimento per l’immigrazione del Viminale ha incassato il no deciso della Toscana al decreto sull’emergenza migranti. “II presidente Giani -osserva Valenti- ha detto che sottoporrà la questione ma l’assessore Ciuoffo è stato chiarissimo: non firmiamo”. Di conseguenza, “i prefetti della Toscana non potranno usufruire delle deroghe previste dall’ordinanza già adottata lo scorso 16 aprile, ovvero la possibilità di corrispondere ai gestori delle strutture non più solo i 33 euro previsti ma quote maggiori a migrante, a seconda delle esigenze e della valutazione dei prefetti”. Quanto ai minori non accompagnati (450 a Firenze, 900 totali nella regione) con l’ordinanza che in settimana vedrà la luce, in Toscana non scatterà l’aumento dai 60 ai 100 euro.
“Il Governo -continua Valenti- ha previsto anche la possibilità di adeguare immobili delle amministrazioni per accogliere i migranti con le risorse del fondo per l’emergenza: la Toscana, come l’Emilia e la Puglia, saranno escluse. La Campania dopo un confronto con i ministri dell’Interno e della Protezione civile ha aderito”. Nel frattempo, “i migranti arriveranno ugualmente, anche senza adesione, a seconda degli sbarchi e delle quote stabilite in base alla popolazione residente in ogni regione. Lavoriamo work in progress, a seconda degli arrivi e non possiamo fare previsioni”. Gli ultimi sbarchi in corso in Calabria, ad esempio, non sono destinati alla Toscana “ma i successivi certamente sì”, conclude Valenti.