Roma, 10 mag. (askanews) – Nonostante lo shock subito a causa della pandemia da Covid, il turismo in Italia dimostra una capacità di reazione straordinaria: la ripresa dei flussi è iniziata nel 2021 e si è rafforzata ulteriormente nello scorso anno. Lo rileva l’Istat nel corso di una audizione in Commissione attività produttive alla Camera. Secondo i dati – ancora provvisori – relativi al 2022, l’incremento annuo delle presenze è stato pari a +39,3% rispetto al 2021. A questo risultato, secondo le indicazioni dell’Istat, ha contribuito soprattutto il recupero del turismo ‘inbound’, ossia la clientela residente all’estero cresciuta del 84%,8%, la componente che era stata maggiormente penalizzata dalla pandemia, mentre quelle dei residenti sono aumentate del 12,9% rispetto al 2021. Inoltre la stagione estiva, sottolinea l’Istat, ha dato prova di una “eccezionale resilienza” del settore.
I primi dati provvisori del 2023, riferiti al bimestre gennaio-febbraio, sembrano confermare la definitiva ripresa del settore (+45,5% le presenze complessive rispetto allo stesso bimestre dell’anno 2022), con una crescita rilevante sia delle presenze straniere (+70,5%) sia di quelle domestiche (+28,8%). Se i dati relativi ai prossimi mesi confermeranno questa tendenza l’Istat prevede che sarà possibile registrare nel 2023 il pieno recupero, e persino il superamento, dei livelli pre-pandemici. Nei primi due mesi dell’anno in corso le presenze degli italiani sono in aumento del +4,8%, mentre quelle straniere del +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.