Brescia, 10 mag. (askanews) – Sono iniziati gli interrogatori dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza davanti al Tribunale dei Ministri di Brescia, sezione del Tribunale ordinario che ha competenza per i cosiddetti reati ministeriali, quelli ciioè commessi dai componenti del governo nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. I due politici sono arrivati al palazzo di Giustizia a bordo do un’auto con i verti oscurati entrata da un accesso secondario, dribllando così telecamere e giornalisti. L’area del palazzo di giustizia attorno all’aula 17, quella dove si svolgono gli interrogatori, è blindatissima e sorvegliata da polizia e carabinieri.
L’ex premier e l’ex ministro della salute sono entrambi accusati di epidemia ed omicidio colposi. Ipotesi di reato che, nel caso di Conte, riguardano la mancata istuituzione di una rossa rossa nell’area compresa tra i comuni di Nemnro e Alzano Lombardo nella primissima fase dell’emergenza Covid, mentre Speranza risponde più nello specifico della mancata aggiornamento del piano pandemico che, secondo la ricostruzione dei magistrari bergamaschi diretti dal procuratore Antonio Chiappani, risalva al 2006 e che nel 2017 era stato aggiornato con un’operazione di “copia e incolla” di passaggi del documento di 11 anni prima.
Ascoltata la versione dei fatti dei due ex rappresentati del governo, il collegio presieduto dalla giudice civile Mariarosa Pipponzi dovrà decidere se archiviare oppure se presentare richiesta di autorizzazione a procedere alle Camere. Decisione che dovrà essere presa entro 90 giorni dal momento della ricezione degli atti di indagine, trasmessi per competenza dalla procura di Bergamo al Tribunale dei ministri nelle scorse settimane.