Assicurazioni a taglia unica? No, l’imperativo è personalizzazione – askanews.it

Assicurazioni a taglia unica? No, l’imperativo è personalizzazione

L’80% dei clienti desidera ricevere servizi esclusivi e personalizzati
Mag 10, 2023

Roma, 10 mag. (askanews) – L’omologazione è una delle caratteristiche distintive della nostra epoca. Eppure, un po’ per reazione un po’ per necessità, il desiderio di vivere esperienze personalizzate si fa sempre più impellente. Tanto che, oramai da qualche anno, si sta sempre più delineando una nuova generazione di consumatori. Non è un caso se realtà come Netflix o Amazon, passando per Spotify, propongono servizi cuciti ad hoc sulle esigenze dei clienti, caratterizzati, quindi, da un’estrema personalizzazione.

I consumatori si aspettano lo stesso livello di attenzione dalle aziende di tutte le dimensioni e in tutti i settori. Anche il mondo delle assicurazioni, come dimostra un recente studio condotto da Accenture (multinazionale operante nel settore della consulenza strategica) non sfugge a questa logica che non è solamente commerciale. L’80% dei clienti assicurativi, infatti, desidera ricevere servizi esclusivi e personalizzati in base alle esigenze e alle circostanze individuali.

“L’assicurazione copre gli ambiti più personali della vita di ciascuno di noi – spiega Giuseppina Bertelli Ceo di l’Atelier dell’Assicurazione – Il percorso del cliente può e deve essere ugualmente personale, a seconda delle sue specifiche esigenze assicurative. L’implementazione efficiente di soluzioni personalizzate è difficile da copiare. Diventa così un marchio distintivo e una fonte di vantaggio competitivo, soprattutto in un mercato ancora piuttosto conservatore, come quello assicurativo. Al tempo stesso, dare al cliente la possibilità di scegliere le coperture che meglio soddisfino le sue esigenze deve essere l’obiettivo principale per ciascun assicuratore. Non in futuro, ma già adesso. Infatti, dopo la pandemia sanitaria da COVID-19, è aumentata la necessità di soluzioni assicurative ad hoc, fatte su misura, come un vestito sartoriale, realizzato in un atelier. Un pezzo unico che risponda al meglio alle specifiche necessità della persona”.

Secondo Research and Markets, il settore assicurativo globale ha superato i 5 trilioni di dollari nel 2021. Si prevede che il mercato crescerà fino a 8.036,89 miliardi di dollari nel 2026 a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5,7%.

“In un mercato in continua crescita, sempre più esigente e concorrenziale, la formazione deve essere costante, continuativa e differenziante, soprattutto quando è rivolta ai giovani”, – spiega la Bertelli. “Lo scopo della maturazione lavorativa è quella di creare dei professionisti e non dei semplici venditori. Dei veri e propri consulenti che conoscano la materia sia da un punto di vista tecnico sia commerciale. Devono essere capaci di ascoltare e soddisfare le esigenze specifiche di ciascun cliente, costruire prodotti su misura in base alle specifiche necessità e, inoltre, devono destreggiarsi in un mercato in continua evoluzione. I percorsi di crescita personale servono per far emergere le loro predisposizioni, al fine di far raggiungere ogni obiettivo e realizzare i propri sogni”.

L’atelier è la sintesi di professionalità, attenzione ed estrema nella cura della clientela che deve sentirsi coccolata, ascoltata e compresa nei propri bisogni. L’obiettivo è istaurare una relazione di fiducia, conquistata con la competenza”. Costruire una relazione con i clienti, quindi, sta diventando importante tanto quanto acquisirli. Vi è una chiara necessità di passare dalla centralità del prodotto all’essere maggiormente incentrati sulla persona. Proprio per questa ragione, il mutevole panorama assicurativo impone servizi sempre più sartoriali.

“Saper soddisfare le richieste dei consumatori è l’imperativo dell’attuale mercato assicurativo, migliorando non solo l’efficienza dei processi ma anche l’esperienza del cliente stesso. Quindi non parliamo più della mèra vendita di un determinato prodotto assicurativo, ma della capacità di creare con il cliente delle relazioni basate sulla reciproca fiducia, comprensione e comunicazione. La centralità dell’esclusività deve essere il nostro imperativo. Gli elementi chiave per affrontare al meglio questa professione, già oggi ma soprattutto domani, sono le capacità manageriali, l’imprenditorialità, la lungimiranza e il saper anticipare i cambiamenti, senza subirli. Anzi, i cambiamenti vanno cavalcati per non farsi trovare impreparati, quando arrivano”, conclude Giuseppina Bertelli.