Milano, 9 mag. (askanews) – “In una svolta decisiva contro la nostra Patria, è stata nuovamente scatenata una vera guerra”. Lo ha detto Vladimir Putin dalla tribuna d’onore circondato dai veterani della II guerra mondiale, alla parata del 9 maggio sulla piazza rossa. “Abbiamo respinto il terrorismo internazionale, proteggeremo anche gli abitanti del Donbass” ha detto. Per poi aggiungere: “proprio come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo vedere un futuro pacifico, libero e stabile. Crediamo che qualsiasi ideologia di superiorità sia intrinsecamente, disgustosamente criminale e mortale. Tuttavia, le élite globaliste occidentali affermeranno ancora la loro esclusività” provocando “conflitti sanguinosi e colpi di stato”. L’Ucraina è finita “ostaggio di un colpo di Stato” e “moneta di scambio in mano all’Occidente”, ha dichiarato Putin. I Paesi occidentali “vogliono distruggere qualsiasi centro di sviluppo sovrano”, ha aggiunto. Citando “tutta una serie di Paesi”, il presidente russo ha sostenuto che “il loro obiettivo, e qui non c’è nulla di nuovo, è ottenere il collasso e la distruzione del nostro Paese, cancellare i risultati della Seconda guerra mondiale, infrangere deninitivamente il sistema di sicurezza globale e il diritto internazionale e soffocare qualsiasi centro sovrano di sviluppo”, ha detto Putin alla Victory Parade. L’Occidente, ha accusato Putin, perseguendo il mantenimento di una egemonia, “scatena sanguinosi conflitti, sparge i semi della russofobia” e vuole “dettare le sue regole a tutte le nazioni”. Quindi ha salutato “tutti coloro che stanno combattendo per la Russia sul campo di battaglia” Vladimir Putin dalla tribuna d’onore circondato dai veterani della II guerra mondiale. “Per chi è ora al posto di combattimento in guerra” ha detto. Per poi aggiungere: “i nostri eroici antenati hanno dimostrato che non c’è niente di più forte, potente e affidabile della nostra unità, non c’è niente di più forte al mondo del nostro amore per la patria. Alla Russia, alle nostre forze armate, alla vittoria”, ha scandito, durante la diretta trasmessa in streaming dal primo canale russo.
Poi facendo riferimento alle 7 delegazioni straniere da Paesi ex sovietici (tra le quali non compare ovviamente l’Ucraina), presenti oggi alle celebrazioni a Mosca, ha parlato di “libero sviluppo di tutti i paesi e di tutti i popoli”. Per poi aggiungere: “è molto importante che i leader dei paesi della Comunità degli Stati indipendenti si siano riuniti oggi qui a Mosca, lo vedo come un atteggiamento di gratitudine nei confronti dell’impresa dei nostri antenati, hanno combattuto insieme e vinto insieme. Tutti i popoli dell’URSS hanno contribuito alla vittoria comune”. Da ieri dall’Ucraina – mentre prosegue la guerra – il presidente Volodymyr Zelensky ha posto una cesura netta rispetto al passato sovietico e ha deciso di celebrare il Giorno della Vittoria l’8 maggio, secondo un calendario più occidentale e ben sapendo che la data del 9 per i russi è considerata sacra.