Religioni, La via del sincretiscmo per un cultura di pace – askanews.it

Religioni, La via del sincretiscmo per un cultura di pace

La voce dei maestri nel convegno che si è svolto a Noale
Mag 8, 2023

Venezia, 8 mag. (askanews) – La via del sincretismo per una cultura di pace e amore è la proposta che parte dall’omonimo convegno organizzato dall’Associazione culturale Armonia che da sempre lo pratica con canti, danze, preghiere, meditazioni. “Non è difficile praticare il sincretismo se eliminiamo l’ego” ha sottolineato il fondatore Mario Attombri Marioji Sri Guru Raja Yogi Lahari che ha ricordato anche la necessità di un collegamento costante con gli elementi della natura. “Mantengo vivo un fuoco sacro che ho acceso nel 1966, e questo viene fatto in tanti luoghi del mondo – ha aggiunto Attombri -. Prima di parlare della guerra esterna, dobbiamo guardarci dentro ed eliminare le guerre con i fratelli, con i vicini”.

“La parola sincretismo è stata creata da Plutarco nel I secolo d. C.: viene da σύν «con, insieme» e Κρήτη «Creta», cioè alleanza dei Cretesi che hanno messo da parte le loro differenze – ha spiegato don Sergio Mercanzin -. Le religioni hanno un substrato comune che le unifica non certo nell’omologazione a un modello ma al contrario nella valorizzazione reciproca: non c’è pace tra gli stati se non c’è pace tra le nazioni, e non c’è pace tra le nazioni se non c’è pace tra le religioni”.

“Uno studio approfondito delle religioni ha confermato quanto è scritto nelle antichi testi vedici, le Upanishads e i Sutra: siamo tutti Uno, siamo tutti figli della Sorgente: siamo venuti qui per vivere gioiosamente, armoniosamente, con amore” ha detto Sri Jayendra Swamiji successore di Sri Tiruchi Swamigal, nel suo intervento dal Kailash Ashram di Bangalore (India).

“Più la vita spirituale è vera, più porta un solo frutto: la gioia” ha sottolineato nel suo intervento Bernard Rouch, scienziato dello spirito. Nato da madre spagnola buddista e padre francese cristiano, ha ricevuto i battesimi di entrambe le religioni ed è cresciuto a Delhi in una casa frequentata da maestri buddisti, cristiani, induisti, mussulmani. “Nella mia mente di bambino non c’erano differenze – ha raccontato Rouch -. Ho studiato scienze e ho conseguito tre lauree scientifiche: la meccanica quantica mi ha riportato a Dio, perciò sono diventato scienziato dello spirito. E’ facile parlare con le persone che smettono di avere dogmi e vivono l’essenza delle religioni, delle tradizioni: i santi ‘più avanti’ come San Francesco d’Assisi sono ammirati da tante religioni”.