Roma, 4 mag. (askanews) – “Da tempo il Partito Democratico del Veneto chiede alla Regione di fare tutto ciò che serve per affrontare la carenza d’acqua. Ci si arriva con un ritardo di mesi e con una impostazione che è antica perché basata sull’ipotesi della temporaneità della scarsità d’acqua: circostanza che gli esperti ci indicano come invece cronica per il Nordest”. Lo afferma Matteo Favero, responsabile forum Ambiente e Infrastrutture del Pd Veneto.
“Specie – prosegue – con il previsto arrivo di ‘El Niño’ e con una localizzazione delle sei opere prioritarie presentate al Governo che, secondo quanto si apprende, saltano le province di Padova, Rovigo e Treviso, quest’ultima tra la più arida del Veneto e che sconta da decenni la questione della messa in sicurezza del fiume Piave”.
“Il Pd del Veneto – spiega – ha di recente presentato proposte concrete e sostenibili ambientalmente ed economicamente per affrontare la crisi climatica: dalla pulizia degli invasi e la creazione di micro-invasi di pianura, all’utilizzo consapevole e lecito della risorsa idrica, al piano anti perdite e anti sprechi, ai comportamenti virtuosi per cittadini e imprese sino ad arrivare a innovative azioni che riguardano la pianificazione urbanistica con le aree forestali di infiltrazione, i boschi urbani per combattere le bolle di calore e l’evaporazione e il ripristino di suoli – liberandoli dal cemento – per permettere la restituzione in falda dell’acqua. Questo è il modo più avanzato per affrontare il problema acqua. Di ricette antiche ne abbiamo viste sin troppe ma non c’è più tempo per combattere la crisi climatica”.