Regione Lazio, Rocca al lavoro su sanità: “Si rischia collasso”

Roma, 4 mag. (askanews) – Luci puntate sulla sanità. A poche settimane dalla sua elezione a presidente della regione Lazio, Francesco Rocca è sempre più concentrato sul rebus sanità che da anni affligge il territorio laziale e oggi, occasione un convegno in regione non ha lasciato spazio a dubbi: “La regione intera rischia il collasso, lo dico con franchezza. Nei prossimi giorni farò una conferenza stampa per tirare le somme dei miei primi 100 giorni”.

È preoccupato Rocca. “Vedere oggi questa sofferenza sul piano clinico e scientifico della nostra sanità è un dolore che si accompagna alla responsabilità di quei 22,3 miliardi che gravano che gravano sul nostro bilancio, sul debito consolidato rispetto al quale c’è una interlocuzione importante avviata con il Governo per individuare una soluzione” ha detto ribadendo il suo impegno sul fronte sanità. Ne vuole uscire Rocca e lo ha ribadito oggi: “La sanità è un tema fra i più delicati, difficili, irrisolti: ne ho assunto la delega perché volevo metterci la faccia, ed è quello che sto facendo”. I 22 miliardi e 300 milioni che gravano sulle casse regionali rischiano di trascinar in basso la regione che vive con lo spettro del commissariamento. “Dobbiamo avere il coraggio di osare” ha spiegato Rocca.

E del rischio legato ai conti sanitari ha parlato anche l’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, spiegando che il tendenziale di bilancio di 738 milioni di euro è la soglia critica che potrebbe determinare il ritorno nel regime commissariale. Il tendenziale viene fatto per trimestri e il primo trimestre determinerebbe un disavanzo di 738 milioni di euro. Nei prossimi giorni ci sarà il secondo tavolo di parifica, con la Regione Lazio al Mef, e in quella occasione si avrà un quadro più nitido.