Milano, 3 mag. (askanews) – Il 2022 è stato l’anno più caldo e meno piovoso della storia italiana. Secondo quanto emerso dalla presentazione del settimo forum sul food and beverage di The european house Ambrosetti l’Italia è il Paese in Europa con la più alta quota di territorio esposta a uno stress idrico superiore all’80%, vale a dire il rapporto tra prelievi idrici totali e disponibilità complessiva di acqua.
Come dimostrano le cronache di questi giorni, alla riduzione delle precipitazione si accompagna anche una crescita della frequenza degli eventi estremi: tra il 2005 e il 2021 il tasso medio di crescita annuo dei fenomeni di piogge intense è stato del 45,4% e quello degli allagamenti nelle città del 27,7%. A oggi sono a rischio alluvione in Italia l’11,8% delle famiglie e il 10,7% degli edifici.
Questo chiaramente ha un forte impatto sul raccolto agricolo: Coldiretti ha stimato che nel 2022 il danno per la produzione agricola è stato pari a sei miliardi di euro, il 10% della produzione totale.