Milano, 2 mag. (askanews) – Alla luce delle immatricolazioni di aprile (+29,2% a 125.805 unità), Unrae alza le stime per l’anno a +11,6% con 1,47 milioni di auto, ma chiede anche una revisione degli incentivi e la convocazione del Tavolo Automotive.
“I dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. E’ urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno”, afferma Michele Crisci, presidente di Unrae.
“Aspettiamo quindi – prosegue – una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi”.
“Inoltre – spiega Crisci – è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, evitando la formazione di nuovi divari geografici all’interno del Paese e, anzi, andando a sanare quelli già esistenti”.
Il presidente dell’Unrae chiede pertanto di “accelerare l’emanazione delle norme previste dai decreti Mase e di quelle per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, senza dimenticare una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva Afir”.
Crisci ricorda anche che la discussione in Parlamento sul Ddl Delega Fiscale “rappresenta l’opportunità attesa da tempo per rivedere la fiscalità per le auto aziendali in uso promiscuo, modulando la detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2, con una parallela riduzione del periodo di ammortamento a tre anni, perché le auto aziendali possono svolgere il ruolo di traino nella diffusione della mobilità a zero emissioni”.