Milano, 2 mag. (askanews) – “Noi stiamo dicendo che ci vogliono i rimpatri e ci vogliono i Cpr perché se uno delinque deve pagare la pena, andare in carcere al Cpr o tornare al suo Paese. Questo va fatto subito”. È bastata questa frase dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, intervenuto stamani a Radio24, per scatenare il ‘fuoco amico’ di una parte della maggioranza di centrosinistra che sostiene la giunta del sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino.
“Dobbiamo lavorare con polizia, carabinieri e vigili per presidiare la città, ma se poi chi commette un reato non è perseguito siamo da capo, non risolviamo il problema” ha aggiunto Granelli riferendosi a recenti casi di cronaca nera con responsabili spesso di nazionalità non italiana. “Serve ci sia anche la giustizia – ha ribadito – perché le persone arrestate o denunciate non devono essere ributtate” sui territori, ma “devono essere gestite, in carcere o secondo misure alternative” alla detenzione, purché “messe in condizione di non continuare a delinquere”.
“L’assessore Granelli pare non conoscere la differenza tra un carcere e un Cpr. Il primo è un luogo di detenzione per persone che hanno commesso un reato accertato con sentenza definitiva o che sono in custodia cautelare o comunque detenute in attesa di una sentenza definitiva. Il secondo è un luogo di detenzione amministrativa, in cui vengono recluse persone che non hanno pendenze penali, ma non hanno ottemperato a un decreto di espulsione, che è un atto amministrativo” ha osservato il consigliere comunale del Pd, Daniele Nahum.
Non ci sta anche il verde Carlo Monguzzi, secondo il quale “i Cpr vanno chiusi perché luoghi dove le persone vengono detenute senza aver commesso reati; sono quindi situazioni di illegalità e a volte di disumanità”. Sulla stessa linea Onorio Rosati, co-segreterio di Sinistra Italiana Milano e consigliere regionale dell’Alleanza Verdi-Sinistra in Lombardia, che si dice “basito” dalle dichiarazioni di Granelli.
Chi invece plaude a Granelli è Riccardo De Corato, deputato di Fdi ed ex vice sindaco delle giunte di milanesi di centrodestra, per il quale “già non è poco” che l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Marino riconosca che nella sua città c’è “una problema di sicurezza”, ma soprattutto è importante la presunta convergenza di Granelli su quella che definisce la propria linea politica di quando ero assessore alla sicurezza del capoluogo lombardo. “Se dopo un’esperienza decennale, Granelli, è arrivato a questa conclusione, dovrebbe arrivarci anche il nostro sindaco” ha ironizzato riferendosi a Sala.