Milano, 2 mag. (askanews) – “Resterò a Roma? È ovvio”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi sulla decisione del Consiglio regionale della Lombardia di prendere atto dell’incompatibilità tra la carica di consigliere al Pirellone e quella di sottosegretario alla Cultura, fatto che dà al critico d’arte dieci giorni di tempo per scegliere quale carica mantenere. “Volevo venire oggi, ma il segretario regionale mi ha detto che non era necessario. Oggi mi è stata comunicata l’incompatibilità, ora arriverà la lettera a cui dovrò rispondere, e i primi di giugno verrò a dire” ha aggiunto Sgarbi al telefono.
“Fontana ha dieci giorni per mandarmi la lettera, da quel momento io ho trenta giorni per rispondere. In fase di Consiglio verrò e dirò che sono felice di essere utile ai consiglieri. Ho già cominciato a dare” all’assessore alla cultura Caruso “indicazioni di collaborazioni con il ministero e abbiamo cominciato a elaborare una strategia per chi il sottosegretario può essere utile alla Regione Lombardia” ha proseguito.