Roma, 2 mag. (askanews) – La Spezia è il porto di sbarco assegnato alla Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere che in due distinte operazioni nel Mediterraneo ha salvato 336 migranti. Lo ha annunciato la stessa organizzazione umanitaria, sottolineando che “ci vorranno circa tre giorni di navigazione per raggiungere il porto” della città ligure. A bordo della nave si trovano anche 80 minori, tra cui due bimbi di meno di un anno, e 52 donne, tre delle quale incinte.
“La Geo Barents – ha spiegato Fulvia Conte, coordinatrice dei soccorsi a bordo – ha effettuato due soccorsi negli ultimi due giorni. Ieri abbiamo tratto in salvo 300 persone da un barcone di legno sovraffollato in mezzo al mare in acque internazionali. A bordo c’erano oltre 20 bambini al di sotto di 9 anni, moltissimi bebè, donne incinte e anche persone di oltre 60 anni di età. Erano partiti dalla Libia il giorno prima”.
“Oggi, invece, dopo ore e ore di ricerca – ha aggiunto Conte – finalmente, grazie all’ultima posizione inviata dal centro di coordinamento italiano, abbiamo soccorso un piccolo barchino in vetroresina con a bordo 36 persone che si trovavano in mare da quattro giorni. Sono ovviamente tutte esauste anche a causa delle condizioni in cui hanno vissuto in Libia. Il team medico, il team psicologico e il team dei mediatori culturali si stanno prendendo cura di loro”.
“Per sbarcare tutte queste persone – ha concluso la coordinatrice dei soccorsi – ci è stato assegnato il porto di La Spezia che dista quasi tre giorni di navigazione e che, nelle condizioni meteo marine in cui ci troviamo, non fa che aumentare le inutili sofferenze di persone che avrebbero diritto, così come sancito dal diritto internazionale, a sbarcare al più presto in un porto molto più vicino”.