Milano, 2 mag. (askanews) – Ricerca di uno sviluppo inclusivo, creazione di valore condiviso e attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Sono queste le motivazioni e gli obiettivi alla base della redazione del primo Bilancio di Sostenibilità (riferito all’esercizio 2022) di Cherry Bank, Banca specializzata nella creazione di valore, dall’offerta di soluzioni a supporto alle imprese, alla trasformazione di portafogli NPL, fino all’acquisto di crediti fiscali.
“Insieme alla Relazione finanziaria annuale Cherry Bank ha recentemente pubblicato anche il Bilancio di Sostenibilità, un impegno fortemente sentito e una grande opportunità per rendicontare quanto la sostenibilità sia nel DNA della Banca, dalle progettualità alle azioni concrete fino ai primi importanti risultati già ottenuti – spiega Raffaella Tessari, CFO di Cherry Bank – Si tratta di un altro importante passo in avanti nel percorso di responsabilità ambientale e sociale che abbiamo intrapreso come ‘Human Bank’ che crea valore per famiglie, imprese ed imprenditori. Un atto non obbligatorio, ma per noi doveroso per dimostrare alle nostre risorse ed a tutti i nostri stakeholder l’impegno a 360 gradi della nostra Banca nell’ambito della tutela delle persone, dei clienti e dell’ambiente che ci circonda”.
Il primo Bilancio di Sostenibilità, che si affianca a quello civilistico, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di rendicontazione Global Reporting Initiative (GRI) attraverso un’analisi di materialità nella quale sono stati coinvolti 210 stakeholder interni ed esterni. L’analisi effettuata ha portato all’identificazione di 13 temi materiali per Cherry Bank, raggruppati in tre pilastri: “Cherries”, “Cherry Core” e “Cherry Planet”, dichiarati anche nel Piano di Sostenibilità di Cherry Bank annunciato a febbraio 2023. In questo modo il Bilancio di Sostenibilità racconta in maniera esaustiva e trasparente le performance economiche, ambientali e sociali della Banca oltre che i progetti e gli obiettivi futuri.
Nel dettaglio, nel suo primo report non finanziario, la Banca ha fornito informazioni sul governo dell’organizzazione, sulle persone (le “Cherries”) e sull’ambiente di lavoro, sui rapporti con i clienti, sull’attenzione all’ambiente e alla comunità locale in modo da favorire una corretta promozione e diffusione delle best practices negli ambiti della sostenibilità e delle strategie di sviluppo ESG (ambientale, sociale e di governance).
Tra le prerogative ESG 2022 di Cherry Bank sono soprattutto emerse la formazione e la valorizzazione delle Cherries, con un’attenzione ai temi legati alla diversità e all’inclusione, in modo tale da progettare e costruire la crescita della Banca sul benessere e sulla soddisfazione dei propri collaboratori, instaurando una relazione positiva con i clienti e con il contesto di mercato in cui l’azienda opera. Tra gli highlights più interessanti si registrano, al 31.12.2022: un numero totale di risorse pari a 237 (+51% rispetto al 2021), di cui il 98% a tempo indeterminato e con una età media di 39 anni. In tutto il 2022 sono state effettuate 96 assunzioni; guardando alle “quote rosa” in azienda, il 47% delle Cherries è donna e rispetto alle nuove assunzioni il tasso di risorse femminili è del 56%; di media ad ogni risorsa interna sono state dedicate 24 ore di formazione (per un totale di 5.357 ore) garantendo al 100% di loro accesso allo smart working.
Durante l’anno la Banca ha lanciato la rubrica “cHERry” (nella quale le Cherries raccontano il loro approccio e la loro visione rispetto alle sfide quotidiane inerenti alla riduzione delle disuguaglianze e alla parità di genere) e aderito alla “Carta delle donne”, promossa da ABI, che si pone l’obiettivo di valorizzare la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nel settore bancario e all’interno delle organizzazioni aziendali.
Nel corso del 2022 Cherry Bank si è impegnata a promuovere l’integrazione nel proprio business di prodotti e soluzioni volti a tutelare l’ambiente, a generare valore sociale e a favorire una gestione sostenibile della Banca stessa. Il tutto per migliorare il futuro della Terra visto che l’Istituto, fin dalla sua nascita, mira a contribuire ad esercitare un significativo impatto diretto in termini di sostenibilità ambientale e sociale, sia nel breve che nel lungo periodo, attraverso le seguenti direttrici: climate change (113,84 tonnellate di CO2 equivalente emessa per consumi diretti-Scope 1 e 2.544 Gigajoule di consumi energetici all’interno dell’organizzazione) tramite anche l’implementazione del progetto “Banca paperless” per la dematerializzazione della modulistica e dei documenti; credito sostenibile e green; sviluppo sociale e culturale del territorio. Nel 2022 sono stati acquistati 1,12 miliardi di euro di crediti fiscali in ambito “Ecobonus” (per interventi di riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico) a fronte di relativi 6.558 clienti attivi sul business (sia imprese che privati).
Grazie ad un modello di business diversificato la Banca nel corso del 2022 ha operato in modo etico e sostenibile, abilitando un percorso virtuoso di partnership e promuovendo una collaborazione con aziende e imprenditori per creare valore condiviso per tutti gli stakeholder. Tra i temi materiali portanti per la Banca figurano infatti: sostegno all’imprenditoria ed educazione finanziaria; qualità nella relazione con il cliente; semplicità e trasparenza delle informazioni; digitalizzazione; sicurezza informatica e tutela della privacy.
Tra le evidenze a maggior impatto si segnala: il 41% di clientela che ha acquistato prodotti digitali online; le 462,5 ore di formazione in materia di sicurezza informatica e tutela della privacy; il 100% (su 192 call effettuate) nel punteggio delle rilevazioni della qualità del servizio NPL associate alle “welcome call”. Inoltre, rilevanti risultano anche la realizzazione di un accordo con Federalberghi Veneto, Fidi Impresa & Turismo Veneto per agevolare l’accesso al credito a 250 aziende venete del settore alberghiero e la realizzazione di un progetto formativo nelle scuole secondarie in collaborazione con FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio) che verte su temi di sostenibilità, educazione finanziaria, economia civile e pagamenti digitali.