Roma, 2 mag. (askanews) – “Più Roma è sporca, più c’è consenso per l’inceneritore? Quello dell’assessora Alfonsi sarà stato pure un ragionamento per paradosso, estrapolato dal contesto, ma sta funzionando alla grande. Basta vedere il totale collasso della raccolta a Roma dopo il ponte del primo maggio: con gli impianti di trattamento chiusi, si moltiplicano i tappeti di rifiuti intorno ai cassonetti e sempre più romani esasperati condividono sui social le foto del disastro”. Così in una nota Daniele Diaco, consigliere capitolino M5s e vicepresidente della commissione Ambiente.
“E più rifiuti finiscono a terra, meno si può differenziare, e quindi cresce la voglia di una struttura che bruci l’immondizia – aggiunge Diaco -. Un circolo vizioso, voluto o no, che però conviene di sicuro al partito dell’inceneritore. Conviene molto meno alla salute dei romani, che si beccano prima il degrado in strada e poi i fumi dell’impianto”, conclude.