Roma, 1 mag. (askanews) – “Oggi è la festa del lavoro, non del Governo”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza di Potenza per la celebrazione del primo maggio riferendosi alla convocazione del consiglio dei ministri che questa mattina varerà il Dl lavoro.
“Il Governo – ha detto – deve pensare al lavoro tutti i giorni dell’anno, non solo il primo maggio. Doveva convocare il Cdm proprio oggi?”. Tornando sull’incontro di ieri sera a Palazzo Chigi, il numero uno della Cgil ha ribadito che “il metodo non può essere quello di essere chiamati, dopo quattro mesi, la domenica sera quando hanno già deciso. Vuol dire non riconoscere il sindacato, il ruolo che deve avere. Pensiamo sia necessario cambiare questo metodo che è sostanza. Il provvedimento sul cuneo va nella direzione delle richieste che abbiamo fatto, è un primo risultato. Però è un’una tantum. Non è strutturale, vale solo per 5 mesi e parliamo di un aumento di 50-60 euro. Una misura temporanea, transitoria e insufficiente a rispondere al problema della tutela del potere d’acquisto”.
“Abbiamo invitato la presidente del Consiglio al nostro congresso a Rimini. Abbiamo chiesto al Governo di cambiare politica e strada. Meloni è venuta, è stata gentile, ma sta facendo cose che vanno in un’altra direzione da quella da noi chiesta. Stanno mettendo delle toppe, serve una strategia. La gente non arriva alla fine del mese”, ha aggiunto.
“Questo primo maggio è il momento di rilanciare con forza la mobilitazione che nelle prossime settimane continueremo – ha continuato – è solo l’inizio. La mobilitazione va avanti, le ragioni ci sono tutte”. Landini ha ribadito che “serve cambiare le politiche economiche sbagliate” che il Governo ha messo in campo. “Non è il momento di allargare la precarietà – ha concluso – è il momento di investire sul lavoro e la sua qualità. Oggi la Repubblica è fondata sullo sfruttamento del lavoro”.