Roma, 30 apr. (askanews) – La Salernitana di Paulo Sosa rovina la festa al Napoli. Un risultato che avvicina la salvezza per la formazione granata: “Prima della partita – ha detto a fine gara Paulo Sosa – abbiamo deciso di avere un blocco più basso, di chiudere bene gli spazi e non spendere troppe energie. Poi leggendo la partita ho preso altre decisioni e credo sia stato corretto. Avessimo avuto dall’inizio l’atteggiamento della ripresa, il Napoli si sarebbe trovato con molti più spazi in più. I ragazzi hanno interpretato bene i momenti, abbiamo creato difficoltà al Napoli, siamo usciti bene dagli uno contro uno e abbiamo avuto anche un’altra palla gol dopo il pareggio. Felicissimo per il risultati, per l’interpretazione dei ragazzi. Non possono uscire da qui più orgogliosi e contenti”. Un pari che pesa tanto: “Tutti i punti pesano, tutti i punti sono importanti per la salvezza. A fine gara ho chiesto scusa all’arbitro, il mio atteggiamento era dettato dalla passione del momento. Non credo ci si stata parità di trattamento sui gialli, però. Ha dato un fallo inesistente e io la passione l’avrò sempre: mi dispiace se il mio comportamento non è stato il migliore, ma abbiamo parlato all’uscita. Gli arbitri sono umani, ma ho avuto la possibilità di dirgli che questi episodi li ho visti in modo diverso. La squadra crede di più in sé stessa, è più chiara sul nostro modello di gioco. Abbiamo ancora una strada da percorrere, dobbiamo restare umili, lavorare bene e voler vincere. Dobbiamo avere l’ambizione di vincere gare difficili, anche contro il Napoli che merita di essere primo”. Nono risultato utile consecutivo: “Mi sento parte di questa storia, questa chimica deve esistere. Tanto la Fiorentina come il Napoli sono società in cui quando il triangolo società-tifosi-squadra funziona tutto può succedere. Noi dobbiamo dare gioia ed emozioni ai tifosi, non siamo nulla senza di loro”. S’è vista molta intensità, è cambiato qualcosa nell’atteggiamento del Napoli dopo l’1-0. “Siamo stati più noi a mettere in difficoltà il Napoli che viceversa. Per me non è stato il Napoli che ha avuto una marcia in meno, ma noi che ne abbiamo messe 3-4 in più. Noi non siamo nessuno senza i tifosi, vedere gli stadi così pieni è bellissimi. Si spera di vedere in Italia infrastrutture sempre più fresche e credo tutti abbiano una passione per la loro squadra. Ma abbiamo bisogno di tutti per migliorare il calcio italiano”.