Trieste, 28 apr. (askanews) – Su proposta dell’assessore all’Istruzione Alessia Rosolen è stato approvato oggi dalla giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, con una apposita delibera, il calendario scolastico 2023/2024. Negli istituti dell’infanzia statali e paritari attivi in Friuli Venezia Giulia le lezioni avranno inizio il 13 settembre 2023 e termineranno il 30 giugno 2024, per un totale, tenuto conto dei giorni di festività, di 226 giorni utili. Nelle scuole primarie, in quelle secondarie di primo grado e in quelle secondarie di secondo grado le lezioni scatteranno sempre il 13 settembre per concludersi invece l’8 giugno. In tutto saranno quindi 208 le giornate in classe. Queste le date in cui le lezioni saranno sospese: tutte le domeniche; il primo di novembre (festa dei Santi); l’8 dicembre (festa dell’Immacolata Concezione); il 25 dicembre (Natale); il 26 dicembre (Santo Stefano); il primo di gennaio (Capodanno); il 6 gennaio (Epifania); il primo aprile (lunedì dell’Angelo); il 25 aprile (Anniversario della Liberazione); il primo maggio (Festa del lavoro); il 2 giugno (Festa nazionale della Repubblica).
Le sospensioni regionali delle lezioni e delle attività didattiche sono stabilite invece nei seguenti periodi: da mercoledì 27 a sabato 30 dicembre 2023, da martedì 2 a venerdì 5 gennaio 2024, compresi (vacanze natalizie); da lunedì 12 a mercoledì 14 febbraio 2024, compresi (carnevale e mercoledì delle Ceneri); da giovedì 28 a sabato 30 marzo 2024 e martedì 2 aprile 2024, compresi (vacanze pasquali). Fermo restando l’obbligo di destinare allo svolgimento delle lezioni almeno 200 giorni e nel rispetto del monte ore annuale stabilito per ogni ordine di scuola dalle norme vigenti, gli istituti avranno comunque la facoltà di adattare il calendario scolastico regionale in relazione alle esigenze derivanti dal Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof), previa intesa con gli enti locali competenti ad assicurare i servizi connessi alle attività didattiche e con i soggetti erogatori di servizi. Alcune modifiche potranno essere approvate per affrontare inoltre eventuali necessità di chiusure per circostanze prestabilite o imprevedibili, quali le consultazioni elettorali o referendarie, gli eventi climatici di particolare entità e altre necessità o imprevisti tali da impedire l’utilizzo dei locali delle istituzioni scolastiche. Infine, gli istituti potranno decidere di utilizzare – se strettamente necessario – alcuni degli otto giorni a disposizione per anticipare il termine delle lezioni in relazione al regolare svolgimento delle operazioni di scrutinio finale.