Milano, 28 apr. (askanews) – Il Consiglio comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno, prima firmataria Diana De Marchi(Pd), con i colleghi di partito Alessandro Giungi, Daniele Nahum e altri, per far aderire il Comune alla campagna “madri fuori” a favore della dignità e dei diritti delle donne madri condannate in carcere con i propri figli. È il frutto di un’iniziativa che coinvolge diverse associazioni operanti da anni nei penitenziari. Nel frattempo è in corso in Parlamento una discussione sul tema.
Il primo rapporto sulle donne detenute in Italia dichiara 2.392 le donne presenti negli istituti penitenziari italiani al 31 gennaio 2023, di cui 15 madri con 17 figli al seguito. Le donne in carcere, evidenziano i promotori dell’Odg, provengono quasi sempre da una precedente esclusione sociale, da una debolezza economica e culturale: la composizione sociale e giuridica è quella tipica della piccola criminalità marginale. Le pene sono di solito più brevi rispetto agli uomini e ripetute. Molte donne in carcere vengono da situazioni di abusi di cui non sempre si rendevano conto.
“Una serie di atteggiamenti sta rilanciando lo stigma della ‘cattiva madre’ che poggia sull’archetipo patriarcale della donna ‘doppiamente colpevole’: infrangendo la legge, queste donne hanno ‘tradito’ la ‘natura femminile’, sono venute meno alla ‘missione’ di madre” ha osservato Dice De Marchi in una nota. “Amplifichiamo la loro voce, diamo un nuovo significato, fuori dalla retorica, alla Festa della Mamma: perché sia un giorno dedicato alla libertà femminile, alla responsabilità di tutte e tutti, alla solidarietà sociale” hanno aggiunto i consiglieri comunali, in vista della ricorrenza del 14 maggio.
I consiglieri invitano inoltre a diffondere l’esperienza che in questi anni il Comune di Milano, con una serie di soggetti pubblici e privati, ha promosso per i diritti delle donne detenute e dei loro figli e figlie, anche con sperimentazioni importanti e all’avanguardia nel territorio nazionale, (solo per ricordare due esempi a Milano Icam e la Casa-famiglia protetta per madri detenute e i loro bambini). Tra gli obiettivi c’è anche il patrocinio di azioni d’informazione e sensibilizzazione che si svolgeranno negli istituti penitenziari milanesi il 14 maggio. I consiglieri invitano infine la Commissione Giustizia del Parlamento ad acquisire i dati delle esperienze in atto nelle diverse regioni italiane di case – famiglia come alternativa alla pena detentiva.