Milano, 26 apr. (askanews) – “Noi siamo dei presidi. Milano è un presidio. Tutti noi condividiamo quello che vogliamo essere: vogliamo essere una città che funziona, una città che in certi momenti vuole anche le dimostrazioni di quello che stiamo creando come con il Salone, ma penso che soprattutto noi vogliamo sentirci persone e comunitá capaci di mantenere ferma la nostra convinzione, la nostra strada, la strada del Paese su questi principi di democrazia, antifascismo e credo nel progresso”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il giorno dopo la manifestazione per l’anniversario della Liberazione.
“Non ci faremo mai riportare al passato se non per imparare, ma è il progresso che va interpretato. E il progresso e l’Europa che ci hanno dato la libertà da tante schiavitù e non era scontato che l’Europa dopo la seconda guerra avrebbe trovato una via democratica. e qualcosa che abbiamo ottenuto e che difenderemo. Credo che Milano quando come ieri fa sentire la sua voce, non si può non ascoltarla. Non si può non notarla, non si può far finta che non ci sia” ha aggiunto durante l’inaugurazione di un murale dedicato a cinque sindaci sindaci “ribelli”, protagonisti della storia di Milano all’indomani della Liberazione.
“Qui abbiamo la storia di cinque sindaci straordinari che hanno compiuto una missione importante. Quelli erano periodi storici difficili che richiedevano anche una capacità di interpretare il cambiamento e loro lo hanno fatto e oggi sono universalmente amati dalla nostra città, ma è giusto ricordare, è giusto continuare a fare memoria perché non ricordare cosa è stato il passato e pensare che tanto non cambi niente, ti porta a situazioni impensabili nel mondo, come Capitol Hill, quello che e successo a Brasilia, questa nuova guerra” ha concluso Sala.