Roma, 20 apr. (askanews) – Braccio di ferro tra gli uffici anagrafici del IX Municipio di Roma e l’assessore capitolino competente Andrea Catarci sull’applicazione della delibera della Giunta Gualtieri che concede la residenza anche agli occupanti abusivi di immobili.
Gli uffici municipali, infatti, hanno interrogato la Prefettura sulla correttezza delle procedure, e al loro fianco si è schierato l’ex assessore al Personale e consigliere della Lista civica Raggi Antonio De Santis che qualifica come “assurdo” il fatto che “alcuni ufficiali d’anagrafe dell’Eur rischiano di incorrere in un procedimento disciplinare per il semplice fatto di aver chiesto alla Prefettura di Roma alcuni chiarimenti sulla direttiva di Gualtieri inerente alla residenza degli occupanti abusivi”.
Si tratta, secondo De Santis “a tutti gli effetti una vera e propria forzatura, anche perché siamo davanti all’applicazione di una direttiva del sindaco rispetto alla quale, pur prescindendo dal merito, sussistono ambiguità sotto il profilo applicativo”.
“Catarci ne fa una sterile e puerile questione di timbri e di carta intestata – è l’attacco all’assessore Catarci dell’ex assessore M5S – ma anzichè lanciarsi in questi atteggiamenti di stampo tayloriano, farebbe bene a garantire adeguate condizioni di lavoro a un personale, quello capitolino, sempre più in difficoltà e a concentrarsi sul rinnovo di un contratto che tarda clamorosamente a concretizzarsi”. La replica di Catarci consegnata all’Askanews chiarisce che “La nota indirizzata dalla Prefettura al Municipio IX conferma nel merito, integralmente, quanto da noi riferito in tutte le riunioni: gli ufficiali d’anagrafe sono tenuti a recepire le autocertificazioni ex Direttiva 1/2022”, perché, nel caso specifico “non hanno la qualifica di operatori di polizia giudiziaria”.
“Seconda cosa non meno importante – spiega l’assessore Catarci – è notare i destinatari della lettera: scrivono ufficiali di Anagrafe e la Prefettura risponde al Direttore del Municipio, che non è colui che ha interrogato la Prefettura. D’altronde si pensi che cosa potrebbe succedere se 22.500 persone in quanto dipendenti fossero titolate a scrivere a nome di Roma Capitale”.
Catarci ricorda ancora che la sua circolare che applica la delibera Gualtieri sulle residenze, “mette a disposizione di tutti gli ufficiali di anagrafe una mail dedicata per dubbi e richieste a cui risponde in uno o due giorni al massimo il direttore dell’anagrafe centrale. Da dicembre sono arrivate numerose richieste di chiarimento alcune anche dal 9°. In questo caso non hanno fatto ricorso alla email dedicata, come mai?”, si chiede l’assessore, che aggiunge che “a difesa dell’indifendibile modalità si sono espressi un piccolo sindacato e un consigliere comunale della Lista Civica Raggi: provano a bloccare una Direttiva con cui si stanno allargando a persone meritevoli di tutela dei diritti fondamentali come allaccio utenze, medico di base, scuola per figli, cioè sono contro l’allargamento di diritti fondamentali della persona, una cosa davvero poco edificante”.
“Per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari – conclude Catarci – sono all’esame del Dipartimento Organizzazione e Risorse umane che, a norma di legge e regolamenti, valuterà la gravità dei comportamenti”.