Milano, 20 apr. (askanews) – L’anno scorso la produzione mondiale di vino (esclusi succo e mosto) è stata stimata in 258 milioni di ettolitri, in flessione di un punto sull’anno precedente ma sostanzialmente stabile per il quarto anno consecutivo, e solo leggermente al di sotto della sua media ventennale. Nel 2022 nell’Ue, la produzione è stata di 161,1 milioni di ettolitri, in crescita di 4 punti sul 2021 ma in linea con la media degli ultimi cinque anni. E’ quanto emerso dal punto sullo stato del settore vitivinicolo mondiale fatto dall’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) che oggi ha tenuto una conferenza stampa nella sua sede a Digione, in Borgogna (Francia).
Nel 2022 Italia (49,8 mln hl), Francia (45,6) e Spagna (35,7) hanno rappresentato il 51% della produzione mondiale di vino. Se il dato che riguarda il nostro Paese è relativamente stabile (-1% sul 2021 e +2% sulla media dell’ultimo quinquennio), quello della Francia registra invece +21% sull’anno precedente e un +7% sugli ultimi cinque anni. La produzione in Spagna nel ’22 è stata stabile sull’anno precedente (+1%) ma in calo sull’ultimo quinquennio (-5%). Tra gli altri principali Paesi della UE, la Germania è l’unico ad aver registrato un aumento della produzione di vino arrivando nel 2022 a 8,9 mln hl (+6%). Le altre Nazioni hanno registrato variazioni negative sul 2021: Portogallo (-8%), Romania (-19%), Austria (-5%) e Grecia (-14%), con quest’ultima che con 2,1 mln ha toccato il volume di produzione più basso degli ultimi decenni.
Fuori dalla Ue, dati 2022 su 2021, crescono la Georgia (+2% con 2,1 milioni di ettolitri) e la Svizzera (+63% e +15% sull’ultimo quiquennio, con 1 mln hl), mentre cala la produzione negli Stati Uniti (-7% e -9% sula media quinquennale) e continua il crollo di quella cinese (-29%, con 4,2 mln hl). Il Cile, che nel 2022 con 12,4 mln hl si è confermato il più grande produttore del Sud America, ha segnato un calo rispetto all’anno precedente (-7%) ma una crescita sulla sua ultima media quinquennale (+7%), a differenza dell’Argentina (-8% con 11,5 mln hl, e -9% sugli ultimi cinque anni). Il Brasile ha invece ingranato la marcia arrivando a 3,2 mln hl (+9% e +14% sulla media quinquennale). Seppur con un calo del 6% sul 2021, i volumi di vino prodotti in Sudafrica nel 2022 (10,2 mln hl) sono comunque tornati sui livelli medi di produzione pre-siccità, calamità che dal 2015 ha pesantemente penalizzato il grande Paese africano.
Per quanto riguarda l’Oceania, l’Oiv ha evidenziato che nel 2022 l’Australia ha prodotto 12,7 mln hl (-14% sul 2021), un dato in linea con media degli ultimi cinque anni, al contrario della Nuova Zelanda che è arrivata a produrre ben 3,8 mln hl (+44%), un record assoluto, raggiunto nonostante nel 2021 avesse avuto una vendemmia più bassa della media.