Giustizia, il difficile equilibrio sulla procedibilità a querela – askanews.it

Giustizia, il difficile equilibrio sulla procedibilità a querela

Convegno sull’estensione del regime previsto dalla riforma Cartabia
Apr 20, 2023

Roma, 20 apr. (askanews) – Un sentiero stretto. Tra l’esigenza di ridurre il numero dei processi penali, in modo da rispondere alle richieste di modernizzazione che vengono dall’Europa – e ottenere così i fondi del Pnrr -, e l’esigenza di rispettare il principio di obbligatorietà dell’azione penale previsto in Costituzione, nonchè di rispondere alla crescente domanda di sicurezza da parte dei cittadini.

Il convegno “Riforma Cartabia, obiettivi del Pnrr e sicurezza, tra obbligatorietà dell’azione penale e deflazione processuale”, organizzato su iniziativa di Formiche.net, ha innescato una profonda riflessione su uno degli interventi maggiormente discussi della Riforma della Giustizia: l’estensione del regime di procedibilità dietro presentazione di querela a reati come il furto e le lesioni personali stradali.

Il nodo è quanto l’ampliamento di questo regime privilegi la deflazione processuale rispetto all’obbligatorietà dell’azione penale. Un falso problema, secondo il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.

“Molti reati sono già a procedibilità a querela, bisogna soltanto stare attenti, a regime, che alcuni reati, per essere ritenuti utili per la giustizia, hanno bisogno di una propulsione, cioè della querela. Non mi sembra che sia un dato innovativo per il sistema, è una questione di abitudine. Anche per tante ragioni le riforme sono un po’ indigeste: perché non si vogliono cambiare le abitudini. Le riforme comportano un cambiamento anche di abitudine”.

Ad ogni modo, sulle distorsioni più evidenti, si è già già intervenuti con un Disegno di legge che punta a un maggiore bilanciamento tra queste due esigenze. “E’ un equilibrio difficilmente raggiungibile perché si tratta di porre pesi e contrappesi, di porre attenzione ai giusti diritti delle vittime, ed è appunto questo lo spirito del disegno di legge approvato dalla Camera, correttivo della riforma Cartabia, e da pochi giorni all’esame del Senato della Repubblica”.

Una riforma complessa, molto ampia, quella firmata da Marta Cartabia, che merita di essere approfondita e talvolta anche corretta, come la stessa legge prevede.