Roma, 19 apr. (askanews) – Prende il via la sperimentazione sul rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE) ai connazionali in Paesi fuori dall’Europa. L’iniziativa coinvolge, in questa prima fase, otto rappresentanze diplomatico-consolari: le Ambasciate a Tel Aviv, Ottawa e San Josè de Costa Rica, e i Consolati a Valona, San Francisco, Mar del Plata, Smirne e Cape Town. Lo annuncia il ministero degli Esteri in una nota.
L’iniziativa fa seguito al successo del rilascio in Europa: quasi 120 mila CIE sono state emesse dalle sedi europee nel solo 2022 e più di 260 mila quelle complessive dall’avvio del progetto nel 2019.
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha dichiarato che “si tratta di un passaggio essenziale per rispondere a un’esigenza primaria dei nostri connazionali all’estero. Il buon esito della sperimentazione è cruciale per estendere progressivamente l’emissione della CIE, con una diffusione sempre più capillare e con l’obiettivo di poter in futuro dotare tutti gli italiani all’estero di un documento di identità sicuro e tecnologicamente avanzato”.
Il progressivo potenziamento del rilascio della CIE all’estero consentirà a un numero sempre maggiore di connazionali di avere accesso a un’identità digitale, fondamentale per interagire con la Pubblica Amministrazione italiana.