La Consulta su Cospito: è illegittimo non riconoscere le attenuanti – askanews.it

La Consulta su Cospito: è illegittimo non riconoscere le attenuanti

  La decisione in favore della questione posta dal legale dell’anarchico
Apr 18, 2023

Roma, 18 apr. (askanews) – Nella camera di consiglio odierna la Corte ha esaminato la questione incidentale di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d’assise d’appello di Torino sull’articolo 69, quarto comma, codice penale. In continuità con i suoi numerosi e conformi precedenti sulla disposizione censurata, la Corte ha ritenuto tale norma costituzionalmente illegittima nella parte in cui vieta al giudice di considerare eventuali circostanze attenuanti come prevalenti sulla circostanza aggravante della recidiva di cui all’art. 99, quarto comma, cod. pen., nei casi in cui il reato è punito con la pena edittale dell’ergastolo. Secondo la Corte, il carattere fisso della pena dell’ergastolo esige che il giudice possa operare l’ordinario bilanciamento tra circostanze aggravanti e attenuanti previsto dai primi tre commi dello stesso art. 69. Conseguentemente, il giudice dovrà valutare, caso per caso, se applicare la pena dell’ergastolo oppure, laddove reputi prevalenti le attenuanti, una diversa pena detentiva. È quanto rende noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte Costituzionale, in attesa del deposito della sentenza. La questione di costituzionalità era stata posta dal legale di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, di fronte alla corte d’Appello di Torino.

“Apprendiamo finalmente una notizia incoraggiante per tutti e tutte coloro che quotidianamente sono chiamati ad applicare il diritto o a subirne l’applicazione”, lo ha detto l’avvocato Flavio Rossi Albertini in relazione alla decisione della Corte Costituzionale sul caso di Alfredo Cospito.
La Consulta con il provvedimento depositato – continua – “restituisce finalmente dignità alle questioni giuridiche sottese alle vicende umane, non ultima quella di Alfredo Cospito”. “Rifuggendo dai tentativi di politicizzare le singole vicende giudiziarie il giudice delle leggi ha riconosciuto l’incostituzionalità dell’articolo 69 comma IV nella parte in cui non prevede la possibilità della prevalenza delle attenuanti sulla recidiva reiterata per i reati per i quali è prevista la pena fissa dell’ergastolo”. Così afferma l’avvocato Flavio Rossi Albertini che assiste Alfredo Cospito e che ha presentato il ricorso oggi accolto dalla Consulta.  “Come avevamo sempre affermato fin dall’udienza del 5 dicembre scorso e ribadito quest’oggi la pena fissa dell’ergastolo è indiziata di incostituzionalità e il divieto di bilanciamento acuisce questo giudizio, impedendo al giudice della cognizione di individualizzare la pena per il fatto commesso dall’imputato”, ha continuato il penalista. La Corte, insomma, “ha condiviso il ragionamento della difesa. Un grande successo per il diritto e per la vicenda giudiziaria involgente Alfredo Cospito”.