Firenze, 18 apr. (askanews) – Non scatterà dal 24 aprile il blocco della circolazione per i veicoli diesel euro 5: Comune di Firenze e Regione Toscana sono giunti a un protocollo che predispone alcuni divieti, limitati al tratto dei viali tra piazza Beccaria e piazza della Libertà, che saranno introdotti in modo progressivo ed eventuale dal primo giugno. Inoltre gli enti hanno messo a punto un piano di incentivi per quasi 12 milioni di euro che riguarderà l”acquisto di mezzi meno inquinanti. Le novità sono state presentate in una conferenza stampa in Palazzo Vecchio alla quale hanno partecipato l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni e quelli comunali all’ambiente Andrea Giorgio e alla mobilità Stefano Giorgetti.
“Non stiamo intervenendo per un ‘vezzo’ ambientalista – ha spiegato l’assessora regionale Monia Monni – interveniamo cercando di migliorare la qualità dell’aria tenendo insieme l’aspetto ambientale e la tenuta sociale, dato che la transizione ecologica deve essere alla portata di tutti. Per questo le misure messe in atto su Firenze non solo saranno progressive e ponderate, ma verranno accompagnate da un pacchetto da 10 milioni di incentivi per il ricambio dei mezzi più inquinanti, pubblici e privati, per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità dolce. Vogliamo risolvere il problema ma limitando il più possibile il peso economico su cittadine e cittadini”.
L’assessore Giorgio ha ricordato “le misure già messe in atto in questi mesi, come il prolungamento fino a giugno del bando per comprare auto meno inquinanti che ha ancora due milioni di euro a disposizione, l’accordo con Autolinee Toscana che ha permesso di eliminare il passaggio di circa 250 autobus inquinanti al giorno nella zona; la campagna di comunicazione e i maggiori controlli sui divieti già in essere: negli ultimi tre mesi sono stati controllati 3651 veicoli”.
Infine un appello ai fiorentini: “I dati del biossido di azoto dei primi tre mesi sono in miglioramento grazie alle azioni già attuate dal Comune. Ora chiediamo a tutti una mano per proseguire così ed evitare o diminuire l’impatto delle misure previste nel protocollo e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo”, ha concluso l’assessore Giorgio.