Roma, 17 apr. (askanews) – E’ entrata nella Resistenza a 16 anni, diventata sindacalista per difendere i diritti delle operaie negli anni ’50, ed è stata la prima donna ministro in Italia. Con “Tina Anselmi, una vita per la democrazia” la Rai rende omaggio a una delle grandi italiane, la donna che come Ministra del Lavoro abolì le differenze salariali tra uomo e donna, e come Ministra della Salute portò all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale.
Il film interpretato da Sarah Felbelbaum e diretto da Luciano Manuzzi sarà su Rai1 in prima serata il 25 aprile. “Io vedo Tina Anselmi come una donna coraggiosissima, forte, centrata, pura anche. Questa storia per me è importante perché spiega che la lotta per la parità è iniziata tantissimi anni fa, eppure a volte sembra che abbiamo iniziato da qualche anno. Stiamo ancora qui a combattere per la parità salariale, per avere pari diritti su quasi tutto. Lei fu una delle prime a lottare per l’apertura a tutte le professioni per le donne, perché all’epoca le donne non potevano diventare dottori, avvocati.
Quindi è una lotta importantissima, che deve andare avanti e non si deve mai fermare”.
Fu un’altra donna, Nilde Iotti, ad affidarle l’incarico di Presidente della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2. Un impegno che portò a compimento con tenacia, lucidità, grande integrità, e che forse dopo l’83 costò a Tina Anselmi l’estromissione dalla politica.