Roma, 13 apr. (askanews) – Alla Bce su tassi e politica monetaria “la direzione è chiara” (al rialzo e verso l’inasprimento), quello su cui “sollevo questioni sono la velocità e la mole dei possibili movimenti, che dobbiamo decidere solo volta per volta, in base alle informazioni che giungono”. Lo ha ribadito il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato da Cnbc a margine delle assemblee primaverili di Fmi e Banca mondiale a Washington.
La questione chiave, ha spiegato, è se si materializzeranno “effetti di secondo livello” dell’elevata inflazione in termini di continui aumenti dei margini di redditività delle imprese, perché a quel punto la Bce dovrà agire (inasprendo ulteriormente la linea).
“L’inflazione totale è calata in maniera consistente e questo è dovuto prevalentemente ai prezzi dell’energia, che erano esplosi e poi sono calati consistentemente – ha detto Visco -. Il rialzo che continuiamo a vedere nell’inflazione di fono è anche da considerare come un ritardo di reazione al rincaro dell’energia durante lo scorso anno. Ora questi prezzi dell’energia stanno calando consistentemente. Quindi la questione cruciale è quella degli effetti di secondo livello: se i beni finali rifletteranno queste riduzioni dei prezzi dell’energia. Se non lo fanno, se aumentano significa che i margini di profitto aumentano: allora la politica monetaria dovrà fare quello che va fatto”, ha avvertito.
“Ma l’incertezza è molto alta e dobbiamo essere molto cauti, dati i numerosi fattori” all’opera. Secondo Visco “la direzione della linea monetaria deve essere chiara, io ho questioni con la velocità e la mole dei possibili movimenti che dobbiamo decidere solo volta per volta in base alle informazioni che giungono”. Quanto al rischio di fare troppo o troppo poco “dobbiamo mostrare che siamo determinati ma che siamo anche pazienti”, ha concluso.