Roma, 12 apr. (askanews) – La procura della federcalcio ha notificato alla Juventus la chiusura delle indagini per le cosiddette ‘manovra stipendi, partnership e agenti’: nell’atto, il procuratore Chinè contesta tra l’altro al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni.
La contestazione si va ad aggiungere alla questione plusvalenze, per la quale è previsto il 19 aprile un giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni sulla penalizzazione di 15 punti per i bianconeri. Sui tre filoni odierni (manovra stipendi stagioni 2019-20 e 2020-21; filone agenti e rapporti di partnership con altri club) la Juve ora ha due settimane di tempo per presentare le sue controdeduzioni
La posizione dei calciatori sarebbe stata stralciata perché secondo l’accusa la Juventus avrebbe fatto questa manovra per puro interesse di bilancio.
In riferimento alla manovra stipendi per la stagione 2019/20 viene contestato ad Andrea Agnelli e Fabio Paratici la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di giustizia sportiva (principi di lealtà, correttezza e probità). La contestazione, riguardante la riduzione di 4 mensilità di 21 calciatori e dell’allenatore, è quella di aver omesso di depositare gli accordi economici di integrazione (il recupero di 3 delle 4 mensilità), nella consapevolezza che gli accordi sarebbero stati depositati dopo il 30.6.2020 (dopo la chiusura dell’esercizio contabile)
Sulla manovra stipendi per la stagione ’20-21 la Procura Figc contesta la stessa violazione per la manovra dell’anno prima, ma fra i dirigenti indagati c’è anche Nedved. Gli accordi di riduzione stipendiale di 4 mensilità per 17 calciatori, ma in realtà non vi sarebbe stata, secondo l’accusa, alcuna riduzione stipendiale effettiva, in quanto i medesimi importi sarebbero stati riconosciuti agli stessi calciatori (circostanza poi non verificatasi soltanto per Dybala e Cristiano Ronaldo) nelle stagioni sportive successive, così come concordato fra le parti attraverso scritture private non riportate su moduli federali (le cosiddette “side letter”).
Sul filone agenti sarebbero stati remunerati agenti sportivi per operazioni in assenza di una reale attività di intermediazione dell’agente. Gli agenti coinvolti sono Davide Lippi, Gabriele Giuffrida, Giorgio Parretti, Antonio Rebesco, Luca Ariatti, Silvio Pagliari, Giuseppe Galli, Michele Fioravanti, Luca Puccinelli, Tullio Tinti, Vincenzo Morabito.